Stereotipi e pregiudizi by Bruno M. Mazzara

Stereotipi e pregiudizi by Bruno M. Mazzara

autore:Bruno M. Mazzara [Mazzara, Bruno M.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788815231642
editore: Società editrice il Mulino, Spa
pubblicato: 2009-12-31T23:00:00+00:00


Appartenenza sociale, relazione tra i gruppi e immagine di sé

Le spiegazioni fin qui esaminate fanno riferimento a processi che si possono ritenere tipici dell’essere umano in quanto tale, e che si manifestano dunque nell’agire quotidiano dell’individuo come parte del suo modo ordinario di essere e di interagire con gli altri. Altre spiegazioni ritengono invece che pregiudizi e stereotipi siano il risultato non tanto di caratteristiche proprie del sistema cognitivo, quanto piuttosto di speciali processi psicologici che si attivano nel rapporto fra l’individuo e il suo contesto sociale, e che porterebbero a una tensione pressoché automatica fra il gruppo di appartenenza (spesso indicato come in-group) e gli altri gruppi (detti out-groups).

Identità personale e identità sociale. Il principale di tali processi riguarda l’effetto dell’appartenenza sociale nella formazione dell’identità dell’individuo. Definiamo identità l’idea che ognuno ha di se stesso, sintesi complessa di una certa immagine della propria storia personale, di opinioni circa le proprie possibilità e capacità, di aspettative circa il futuro e in definitiva di convinzioni circa il proprio posto nel mondo; ed è facile capire che l’identità così definita è un elemento costitutivo della stessa essenza psicologica dell’individuo, e rappresenta uno dei principali criteri per comprendere quello che l’individuo fa o pensa. Essa è il risultato però non di una riflessione solitaria, nella quale l’individuo esamina gli elementi «oggettivi» che costituiscono la propria persona, ma di un continuo processo di confronto sociale, nel corso del quale l’individuo impara a valutare se stesso in relazione agli altri; e inoltre tale confronto avviene non tanto con gli altri individui presi singolarmente quanto piuttosto con i raggruppamenti degli individui in categorie sociali, secondo i principi che abbiamo sopra descritto. Così in definitiva dalla conoscenza del mondo sociale in quanto diviso in categorie e gruppi l’individuo trae informazioni non solo sugli altri, ma anche su se stesso, ricavando una parte rilevante della propria immagine di sé dall’immagine che ha del proprio gruppo, degli altri gruppi, e dei rapporti complessivi fra i gruppi nei quali percepisce divisa la società.

Un punto decisivo è il fatto che, dato lo stretto legame fra l’identità personale e l’appartenenza sociale, l’individuo tenderà ad applicare anche ai gruppi di cui fa parte le tecniche di miglioramento dell’autostima che abitualmente usa per se stesso. Sappiamo infatti che, a causa della centralità dell’identità nell’economia psicologica dell’individuo, di solito si mettono in atto tutta una serie di tecniche per tenere quanto più possibile alta l’opinione di sé: si tenderà ad esempio ad attribuire i nostri successi alle nostre qualità personali e i nostri insuccessi, invece, a circostanze esterne piuttosto che a nostri demeriti; a frequentare le persone dalle quali può venire una conferma per la nostra autostima positiva; a confrontarci con quelle persone con le quali il confronto risulti più probabilmente per noi positivo; a valutare come molto alto il nostro contributo nelle situazioni sociali, e così via. Tutte queste tecniche sono utilizzate allo stesso modo, e spesso addirittura ancora più esaltate, con riferimento ai propri gruppi di appartenenza, in una strategia complessiva che viene



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