Syd Diamond by Mario Campanella;

autore:Mario Campanella; [Campanella;, Mario]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788862314671
editore: eDigita srl.
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

DELIRIO

L’insuccesso di BARRETT aveva segnato irreversibilmente Syd. Sebbene fosse così apparentemente lontano dalla logica del profitto, sperava ancora di poter conquistare una nicchia, di sovvertire le sue stesse previsioni di rovina lontano da quel gruppo con il quale continuava ad avere ancora un rapporto, seppure ondivago.

Proprio in quei difficili quattro mesi e mezzo in cui stava registrando il suo secondo album da solista, mentre si vedeva con Gilmour quasi ogni giorno, accadde un fatto singolare, ma ricco di significati. Un pomeriggio andò da Harrod’s con Gayla, ormai la sua compagna abituale, a comprare caramelle e biscotti. Vide d’improvviso Waters, dinanzi a lui, e reagì come se avesse avuto di fronte uno spettro: buttò per terra le buste e si mise a correre, impaurito. Cosa mai gli aveva ricordato la presenza improvvisa del suo vecchio amico, che abitava a soli due isolati da casa sua, e insieme al quale aveva dato vita ai Pink Floyd? Il fatto divenne ancora più strano se si pensa che solo tre mesi prima Roger era andato a trovarlo a Cambridge, nel seminterrato di casa che aveva adibito a piccola sala di registrazione. Syd lo aveva accolto quasi con gioia, facendogli vedere il vecchio disegno con gli insetti che aveva scelto come copertina del suo album e si erano messi a suonare come se il tempo avesse fatto marcia indietro.

Sembrava a tratti calmo Syd, protetto da quella madre ingombrante ed edipica che lo aveva sempre sovrastato, ma che ora capiva come i danni arrecati al suo cervello fossero notevoli e irreparabili. In quel periodo la signora Barrett fece visitare il figlio da un neurologo, come racconta Lindsay, che disse semplicemente una cosa: le droghe avevano eroso parte dei neuroni di Syd e non si poteva fare niente per ripararli. L’unica cosa da fare era quella di fargli evitare tutti i tipi di droga, di farlo stare calmo e di dargli la feniotiazina se stava male, un farmaco anti-delirante che poteva funzionare a tratti, ma che certo non poteva sanare i guasti che anni di LSD in quantità esorbitanti, cannabis e Mandrax avevano inferto al suo sistema nervoso.

Lui sembrava essersi calmato, diventato quasi indifferente alla musica, forse per la delusione patita con lo scarso successo di BARRETT. E così maturò una sorta di idea posticcia, il disperato tentativo di collocarsi nell’alveo di una borghesia di cui non poteva fare parte, emulando il destino paterno e la scelta del fratello Alan: avrebbe fatto il medico. Voleva iscriversi alla facoltà di Medicina, seguire le orme familiari, riprendersi quel DNA che invece era smarrito, riscrivere la storia che gli chiedeva il sacrificio della sofferenza per farlo entrare nel suo grembo.

Si sarebbe messo con Gayla, una donna intelligente e carina e che piaceva anche alla famiglia, dimenticando quegli anni di rivoluzione, breve e intensi, che ne avevano fatto già un idolo. Così la signora Barrett organizzò, in coincidenza con il dicembre del 1970, un incontro con i genitori di Gayla, nella casa di Cambridge, per conoscersi e poter pianificare il matrimonio tra i ragazzi.

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