The Edge. Oltre il confine by Andrea Morandi

autore:Andrea Morandi [Morandi, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2022-01-23T12:00:00+00:00

Settima tappa

Modena

Stradello Nava 6

12 settembre 1995

SI strofinò le mani cercando di fingere di non sentire il freddo, poi cominciò a muovere velocemente le dita nell’aria, come se stesse suonando. La neve era stata ammassata tutta da un lato creando un cumulo enorme di ghiaccio che sembrava inamovibile e aveva preso uno strano colore grigio. Più che in Italia sembrava di essere in Russia, in una di quelle città in cui la morsa del gelo si scioglieva solo a primavera. C’era una lunga fila di persone a spargere sale e ad assicurarsi che gli spettatori arrivassero al sicuro fino al luogo del concerto. Quando si voltò, l’enorme struttura del Palatenda stava svanendo nella nebbia. Erano stati pronti a far saltare tutto, poi, grazie all’organizzatore, era stata trovata immediatamente una soluzione di ripiego e il loro primo concerto italiano era stato salvato all’ultimo minuto. Erano arrivati a Milano la notte prima dalla Germania, e quel pomeriggio avevano fatto le prove, cercando di capire come sarebbe stato il suono. Era il 4 febbraio 1985.

Era cominciata così, nel gelo di quella sera, tra la neve e l’affetto della gente, una storia d’amore che sarebbe continuata negli anni tra Modena, Roma, Napoli e Verona. Adesso quel legame così stretto tra gli U2 e l’Italia era ormai diventato una realtà consolidata, al punto che a ogni nuovo tour le date previste erano sempre più numerose, e non solo ogni album era sempre più venduto del precedente nel nostro Paese, ma i fan italiani andavano anche a ritroso a scoprire i primi dischi. In breve la comunità italiana che seguiva gli U2 divenne una delle più attive d’Europa e addirittura del mondo.

Il 17 luglio 1993 il gruppo suonò a Bologna, al Comunale, e a un certo punto MacPhisto, il personaggio interpretato da Bono, decise di fare la sua telefonata di rito proprio a un personaggio italiano: Luciano Pavarotti. La chiamata, decisamente divertente per entrambi, durò pochi minuti, ma sarebbe diventata uno dei primi punti di contatto di un’amicizia durata quasi quindici anni, fino alla morte del tenore nel 2007. Non solo: nella stessa serata ci fu anche un altro momento chiave per l’importanza dell’Italia nel percorso degli U2, ovvero il primo collegamento via satellite con Sarajevo, che in quel momento era sotto un assedio che sarebbe terminato solo tre anni dopo e che sarebbe diventato il più lungo della seconda metà del Novecento.

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