Thompson Jim - 1984 - Diavoli di donne by Thompson Jim

Thompson Jim - 1984 - Diavoli di donne by Thompson Jim

autore:Thompson Jim [Thompson Jim]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, General, Mystery & Detective
ISBN: 9788834712887
Google: etSmGAAACAAJ
Amazon: 8834712889
editore: Fanucci
pubblicato: 2007-01-01T23:00:00+00:00


13

Era improbabile che avesse visto i soldi. Non ne ero sicuro, ma il coperchio della valigia era sollevato, quindi era difficile che potesse essersi accorta di qualcosa.

Richiusi il campionario cercando di fare il disinvolto, e feci scattare la serratura. Poi dissi, «Che cavolo ci fai, qui?»

«Io…» I suoi occhi ebbero un lampo di collera, che non le spense comunque il sorriso. «Ho ancora la mia chiave, Dolly.»

«E va bene, hai la chiave. Immagino tu abbia anche un nichelino, ma non per questo sei costretta a fare una telefonata.»

«Dolly, ti prego. Non rendermi le cose più difficili di quanto non lo siano già.»

«E tu non me le hai mai rese difficili, vero? Non hai fatto del tuo maledettissimo meglio per ridurre questa casa a un porcile, prima di andartene. Non hai distrutto tutti i miei cavolo di vestiti. Non hai…»

«Lo so. Mi spiace, Dolly. Pensavo che tra noi fosse tutto finito, ma se mi stai a sentire solo un minuto, io…»

«Col cavolo che ti sto a sentire. È proprio per stare a sentire delle brave donne come te, che mi sono ridotto così.» Poi mi strinsi nelle spalle e aggiunsi: «E va bene. Sputa. Sono tutto orecchi.»

Mi sembrava la cosa migliore da fare. Forse li aveva visti, i soldi, e in ogni caso non era il momento di mettersi a litigare. Dovevo starmene buono e tranquillo per qualche settimana. Avevo i nervi a pezzi, ed esplodere per un nonnulla avrebbe solo attirato l'attenzione su di me.

Mi guardò con fare esitante, probabilmente insospettita dal mio improvviso cambiamento. Allora dissi, «Dai, su. Siediti, mentre preparo qualcosa da bere.»

«Non credo di volere qualcosa da bere.» Scosse il capo. «Hai bevuto parecchio in questi giorni, vero, Dolly? Ci sono bottiglie dappertutto, e sembra proprio che tu abbia dormito con i vestiti addosso. E…»

La guardavo fisso. Non dicevo nulla: la guardavo e basta. La piantò subito con quella lagna, e si costrinse a sorridere di nuovo.

«Ti chiedo di darmi ascolto e poi, dopo meno di un'ora che sono tornata a casa, ecco che già comincio a… Ma sì, prendiamoci qualcosa da bere, tesoro.»

Tirai fuori dalla credenza una bottiglia e due bicchieri. Tornai in soggiorno e la trovai seduta sulla stessa poltrona dove si era appollaiato Pete e insomma, sì, lo trovai decisamente buffo.

Riempii i due bicchieri e gliene porsi uno. Mi tremavano le mani, e allora diedi un colpetto sul divano, di fianco a me. «Perché fai la scontrosa? Vieni a sederti qui.»

«D-davvero ti farebbe piacere?»

«Miseriaccia boia, altroché!»

«Be'…» Si sedette sul divano, un po' di traverso. «Eccomi qui.»

«Già, eccoti qua.»

«C-credo che sarebbe troppo sperare… Insomma, forse è meglio che non te lo chiedo, se sei contento di vedermi…»

Aggrottai le sopracciglia, cercando di assumere un'espressione pensierosa. Presi un sorso dal bicchiere, mi accesi una sigaretta e ne passai una anche a lei.

«Sai, è davvero curioso» dissi. «Tua moglie ti distrugge praticamente tutto ciò che hai e sparisce per una settimana o quasi, e tu pensi che sia finita. Non sai neppure dove accidenti è stata, e cosa ha fatto.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.