Una nuova vita in America: Due Millennial e una Green Card by Alice Giorgi & Dimitrios Koulouriotis

Una nuova vita in America: Due Millennial e una Green Card by Alice Giorgi & Dimitrios Koulouriotis

autore:Alice Giorgi & Dimitrios Koulouriotis [Giorgi, Alice]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Liberty Bell Edizioni
pubblicato: 2024-01-01T23:00:00+00:00


10 agosto 2017

L’aereo stava per decollare per lasciare New York. Erano le dieci di mattina, nessun ritardo in vista.

Gli ultimi giorni di vacanza erano stati contraddistinti dalla malinconia e dalla fretta di fare e vedere più cose possibile. Avevamo organizzato un piacevole picnic insieme a Stefano e Lucy a Bryant Park. Ci eravamo poi avventurate nel Bronx, quartiere ricco di street-art, di edifici culturali e bellissimi locali. Avevamo partecipato anche al Jazz Age Lawn Party, un festival incredibile dedicato al vecchio jazz presso il Colonel’s Row, su Governors Island. Oltre all’ottima musica, con gruppi e solisti fenomenali, ci eravamo godute anche l’ambiente, con un sacco di ragazzi vestiti in stile anni ’20, come nel Grande Gatsby. L’ultima notte eravamo invece uscite per un veloce saluto a Paolo e Bianca, che erano scesi con Hope, il loro bellissimo Bernese. Dopo aver passeggiato con loro lungo la strada, Paolo si era fermato davanti a un altissimo edificio. Ci aveva indicato un piano elevato per dirci che quello lassù era il loro appartamento. Vivevano al ventisettesimo piano, e da quell’altezza potevano godere di una vista mozzafiato su tutta Manhattan.

«Facci sapere come va con la visita medica e il colloquio» mi aveva detto poi Bianca. «Ti aspettiamo qui a New York una volta finito tutto il processo. Non ci vorrà molto, vedrai».

Mi faceva piacere aver trovato delle persone fidate a cui appoggiarmi. Degli amici. A parte Paolo e Bianca, mi ero trovata molto bene anche con Stefano e Lucy, che si erano offerti varie volte di aiutarmi qualora avessi deciso di trasferirmi lì. E poi c’era Daniela, la mia futura interior designer.

Ero triste. Stavo lasciando persone straordinarie e una città che mi aveva già conquistata. Guardavo fuori dal finestrino, e mentre l’aereo prendeva velocità per il decollo sentivo come se un pezzo di me si fosse strappato per restare ancorato in quella terra. Il rombo dei motori si fece sempre più forte. Mi mancava già la mia America.

L’aereo prendeva quota. Da quell’altezza, seppur piuttosto lontano, potevo scorgere lo skyline di New York avvolto dai raggi soffusi del sole estivo.

Tornerò, pensai.

Era una promessa.



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