Vendere l'anima by Romano Montroni

Vendere l'anima by Romano Montroni

autore:Romano Montroni [Montroni, R.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: eBook Laterza
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2010-02-14T23:00:00+00:00


4.5. Il decalogo del libraio

Prima di qualsiasi altra considerazione vorrei sottolineare che, quando si legge una cosa, se ne trattiene mediamente il 30%; quando la si fa, il 50%; quando, infine, si spiega ciò che si sta facendo, si ha invece il pieno controllo della materia. Quindi, per imparare dai propri errori un buon libraio deve innanzitutto rendersi conto di averli commessi.

Per un’azienda il sapere, le competenze e l’attitudine a imparare sono diventate più importanti del capitale investito e delle tecnologie.

«La cultura è il più grande tesoro di ogni società, di ogni popolo – ha notato in un’intervista Ryszard Kapuściński –. Questa è una verità da sempre. La gente non può vivere senza cultura, perché la cultura è un modo di vivere dell’essere umano. La cultura non è soltanto una ricchezza nazionale di valore incalcolabile. È un valore che mai avrà principio o fine, un valore in permanente sviluppo, un processo di costante arricchimento e diversificazione grazie alla partecipazione ad essa di tutti. È un campo seminato che non può essere abbandonato alla propria sorte neanche per un momento».

Chi è il buon libraio?

È una persona consapevole di non vendere una merce qualsiasi, ma qualcosa di particolare qualità. Sa che deve avere mani delicate, mente sveglia, buona memoria e saper cogliere le opportunità, oltre che conoscere il mercato; sa che il pubblico è, il più delle volte, difficile e distratto. Deve avere il gusto e la voglia di leggere. È un informatore ben preparato che sfoglia gli annunci editoriali, le riviste letterarie, legge le recensioni, ritaglia persino qualche elzeviro. Si può definire un eroe o un matto perché, almeno per quanto riguarda l’Italia, agisce in un contesto dove il 60% della popolazione non legge libri!

Il buon libraio dovrebbe sempre domandarsi cosa dicono i clienti dopo aver comprato da lui: più un cliente è fedele, meglio parlerà del suo libraio.

Il decalogo del libraio

1. Il cliente è la persona più importante dell’azienda.

2. Il cliente non è un freddo dato statistico, è un essere umano con sentimenti ed emozioni, esattamente come noi.

3. Il cliente merita il nostro più cortese e attento trattamento.

4. Il cliente è una parte della nostra azienda, non un estraneo.

5. Il cliente non provoca un’interruzione al nostro lavoro, ne è lo scopo.

6. Il cliente ci fa un favore quando si rivolge a noi, non siamo noi a fargli un favore quando lo serviamo.

7. Il cliente non è qualcuno con cui si debba discutere o scherzare.

8. Il cliente non è un nostro dipendente, siamo noi a dipendere da lui.

9. Il cliente è la persona che permette di pagare lo stipendio di ognuno di noi.

10. Il rispetto di questi princìpi consente a ogni libreria di diventare protagonista nel proprio mercato.

Le parole che fanno la qualità

a) Convinzione

b) Mediazione

c) Capacità di trascinare

d) Curiosità

e) Generosità

f) Energia

g) Pazienza

h) Realizzazione

i) Cortesia

j) Fiducia

k) Cultura

l) Responsabilità

m) Tenacia

n) Buon gusto

o) Ottimismo

p) Riservatezza.

La qualità è fatta anche di tante altre parole, quelle che rimandano alla cultura delle piccole cose e che sono e saranno sempre determinanti nel dare forma e consistenza all’identità di una libreria.



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