Vite in Gioco by Jim Thompson

Vite in Gioco by Jim Thompson

autore:Jim Thompson [Thompson, Jim]
La lingua: eng
Format: epub
Tags: Fiction, Mystery & Detective, General
ISBN: 9788804372578
Google: l-ChPAAACAAJ
editore: Mondadori
pubblicato: 1993-10-15T03:45:56+00:00


11

Sentiva la presenza di Red nella stanza, ma non poteva volgersi a guardarla, sentiva anche le parole che lei stava dicendogli, ma non poteva ascoltarle: tutti i suoi sensi erano concentrati su Zearsdale.

Per un lunghissimo momento rimase immobile sulla soglia. Era come impietrito, incapace di muoversi o di parlare. Poi, la calma acquisita con tanta esperienza ebbe il sopravvento: "Mai lasciare all'avversario la prima mossa" gli disse una voce interiore. Con il viso lievemente accigliato, si avvicinò al proprietario di pozzi petroliferi, porgendogli la mano.

— Non avrei mai immaginato di rivederla, signor Zearsdale — disse freddo. — Red, perché non offri qualcosa da bere al nostro ospite?

— L'ha già fatto, signor Corley — e Zearsdale indicò un tavolinetto al suo fianco. — Sua sorella è stata molto gentile. Spero soltanto… — un ampio sorriso fiorì sulle sue labbra — …che lei lo sarà altrettanto. Però se non lo fosse non potrei biasimarla.

— Mia sorella e io siamo sempre gentili con i nostri ospiti — ribatté Mitch. — Ci è stato insegnato da bambini. A quanto pare, non è lo stesso tipo di educazione che hanno ricevuto i membri del suo club, vero?

Zearsdale si fece scuro in volto. Fissò per un attimo Mitch, ma poi si mise a ridere.

— Signor Corley, ho preferito venire di persona anziché telefonarle, perché temevo che non mi avrebbe risposto. E quello che devo dirle è molto importante. Ora, posso restare seduto o dovrò dirle quanto ho da dirle in piedi?

— Certo che deve restar seduto! — esclamò Mitch smettendola di fare l'offeso. — Il suo bicchiere è quasi vuoto… — Lo portò al bar dove Red pensò a riempirlo; quando lo riportò a Zearsdale, ne aveva preparato uno anche per Mitch.

Mitch osservava Zearsdale mentre questi beveva un sorso del suo whisky. Una cosa era certa: quell'uomo non stava recitando una parte. Quando gli era stato nemico non aveva esitato a mostrarglielo. Perché dunque rifiutare ora la sua amicizia?

— Sono venuto per porgere le mie scuse — disse Zearsdale. — John Birdwell… la persona che le ha vinto quei tremila dollari… barava.

— Capisco — mormorò Mitch.

— Potrebbe dirmi come se n'è accorto, signor Corley?

— Be', era chiarissimo — rispose Mitch, alzando le spalle. — Non gli venivano altro che quattro, sei e otto. Solo quei tre numeri. Doveva esserci sotto qualcosa.

— E l'ha accusato di barare solo basandosi su questi elementi? Mi pare che abbia corso un bel rischio.

— Non ho avuto il minimo dubbio, in particolar modo quando si è servito della mano in cui stringeva i dadi per mettersi il denaro in tasca. — Mitch fece una pausa per accendersi una sigaretta. — E che cosa ha insospettito lei?

— Be'… — Zearsdale esitava. — Forse sarà più facile se le dirò qualcosa sul conto di Birdwell. Lavorava per me, con funzioni direttive.

— Già, mi è stato detto qualcosa del genere.

— Non pago stipendi molto alti ai miei dipendenti, signor Corley. Preferisco altri mezzi per legarli meglio all'azienda. Per esempio li metto in grado di acquistare, a condizioni favorevolissime, dei titoli azionari.



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