Williams, Tennessee by un tram che si chiama desiderio

Williams, Tennessee by un tram che si chiama desiderio

autore:un tram che si chiama desiderio
Format: epub
ISBN: 9788858433102


Scena quarta

Il giorno dopo. Mattino presto.

Si sentono le voci che giungono confusamente dalla strada, a formare una sorta di canto corale.

Stella è in camera da letto, distesa. La luce del primo mattino illumina il suo viso sereno. Ha una mano appoggiata sul ventre, appena arrotondato dalla maternità. Nell’altra mano ha un volumetto di fumetti. Gli occhi e la bocca hanno la tranquillità quasi da narcosi del volto degli idoli orientali.

La tavola è sporca e bisunta, piena dei resti della colazione e degli avanzi della notte precedente, e lo sgargiante pigiama di Stanley è per terra, sulla soglia del bagno.

La porta che dà sull’esterno, semiaperta, lascia scorgere la luminosità del cielo estivo. A questa porta compare Blanche. Ha trascorso una notte insonne e il suo aspetto contrasta fortemente con quello di Stella. Mentre guarda attraverso la porta, prima di entrare, si preme nervosamente le nocche sulla bocca.

BLANCHE Stella?

STELLA (sgranchendosi pigramente) Mmmm…

BLANCHE (emette un forte gemito ed entra di corsa nella camera da letto, buttandosi sul letto a fianco di Stella, in uno slancio di isterica tenerezza) Bimba mia, la mia sorellina!

STELLA (scostandosi da lei) Blanche, che cosa c’è?

BLANCHE (si rialza lentamente e si mette in piedi accanto al letto guardando la sorella e tenendo le nocche premute sulla bocca) È uscito?

STELLA Stan? Sí.

BLANCHE Poi torna?

STELLA Sí, è andato a far lubrificare la macchina. Perché?

BLANCHE Come! Stella, mi sembrava di impazzire! Quando ho capito che eri cosí pazza da tornare qui dopo quello che era successo, ho fatto per correrti dietro.

STELLA Meno male che non lo hai fatto.

BLANCHE Che cosa ti passava per la testa? (Stella fa un gesto vago). Rispondimi! Che cosa? Che cosa?

STELLA Per piacere, Blanche, siediti e smettila di gridare.

BLANCHE Sí, va bene Stella. Adesso ti ripeto con calma la domanda. Come hai potuto tornare qui, ieri notte? Devi avere addirittura dormito con lui!

STELLA (alzandosi con aria calma e tranquilla) Blanche, mi ero dimenticata quanto sei eccitabile. Stai proprio facendo una tempesta in un bicchier d’acqua.

BLANCHE Davvero?

STELLA Sí, davvero. So che impressione deve averti fatto e mi dispiace tantissimo, ma non è cosí grave come ti sembra. Prima di tutto, quando gli uomini bevono e giocano a poker può succedere qualsiasi cosa. È come una polveriera! Non sapeva cosa faceva… Quando sono tornata giú era dolce come un agnellino e si vergognava tanto, tantissimo.

BLANCHE E questo… mette tutto a posto?

STELLA No, certamente no, nessuno dovrebbe fare delle scenate cosí… ma capita! Stanley spacca sempre tutto. La prima notte di nozze, appena arrivati qui in camera, mi ha preso una pantofola e si è messo a correre per la stanza spaccando tutte le lampadine.

BLANCHE Ha fatto… che cosa?

STELLA Ha spaccato tutte le lampadine con la mia pantofola. (Ride).

BLANCHE E tu, tu l’hai lasciato fare? Non sei scappata? Non ti sei messa a gridare?

STELLA Ero come… elettrizzata. (Dopo un momento) Tu e Eunice avete fatto colazione?

BLANCHE E tu immagini che avessi voglia di fare colazione?

STELLA C’è ancora un po’ di caffè.

BLANCHE Ma come fai a essere cosí… distaccata?

STELLA E come dovrei essere? Ha portato a riparare la radio.



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