8 secondi by Lisa Iotti

8 secondi by Lisa Iotti

autore:Lisa Iotti
La lingua: ita
Format: epub
editore: Il Saggiatore
pubblicato: 2020-09-27T16:00:00+00:00


4. Perdere la memoria

Una piroetta a mezz’aria, e poi il tonfo, di pancia, con un rumore sordo, come un geco che cade dal soffitto su una mattonella.

La luce dello schermo improvvisamente si spegne – nel linguaggio universale degli oggetti, un bruttissimo segno. L’iPhone è morto. Ha fatto un volo abbastanza banale (non si è neanche scheggiato il vetro, per dire) ma non si accende più: esattamente come nella vita, le cadute più stupide sono quelle fatali e i colpi più dolorosi arrivano quando meno te li aspetti e non sei preparato a difenderti.

Sono con la mia amica Claudia e siamo sopra un tuk-tuk in uno di quei luoghi dall’altra parte del mondo dove porti in giro lo smartphone come una maschera d’ossigeno, perché puoi sopravvivere solo se hai una buona sim turistica e un pacchetto di almeno 15 gigabyte che ti consentano di interagire con gli autoctoni; soprattutto, di non perdere mai di vista Google Maps, dato che i nomi delle vie suonano più o meno come la traduzione locale di «un po’ più in là».

Fino a pochi istanti fa, d’altronde, l’iPhone ha svolto egregiamente il suo dovere: ci ha guidato per ore come un rabdomante nel buio, sotto un acquazzone monsonico, fino alla casa in mezzo alla foresta che avevamo prenotato su Airbnb e che il nostro volenteroso autista non avrebbe mai trovato (come si era intuito fin da subito dai giri in tondo che aveva continuato a fare prima che la mia amica perdesse la pazienza, brandisse il telefono e cominciasse a dare indicazioni con la perizia di un nocchiere nella tempesta).

È assurdo, ma lo smartphone non le è volato a terra durante quel periglioso tragitto, tra secchiate d’acqua, buche e strade sconnesse. È successo ora, mentre stavamo tranquillamente scendendo dal tuk-tuk, nel piazzale davanti casa: le è sgusciato di mano senza che sia colpa di nessuno, se non sua. Una banale distrazione, che in altri tempi avrebbe rubricato alla voce «grande seccatura» ma che ora, in questa notte senza stelle, a svariate ore di fuso dal suo letto, assume i contorni foschi di una punizione del karma – o un maleficio che qualcuno deve averle lanciato –, trovando la mia amica troppo riduttivo ricondurre la rovinosa caduta a una semplice sventura, altrimenti detta sfiga.

Non tento nemmeno di aprire bocca perché so che in questi momenti ogni parola sarebbe fuori luogo. In silenzio, come due chirurghi, tentiamo il tutto per tutto per rianimare il telefono: proviamo prima a premere contemporaneamente il tasto accensione e il tasto home, attendendo la comparsa del logo Apple come i fedeli il ritorno del Messia; poi lasciamo l’apparecchio in carica per un’ora senza allontanarci mai da lui, casomai desse labili segni di ripresa (come suggerito da uno dei centomila tutorial che abbiamo consultato tramite il computer che ho portato con me); infine, colleghiamo il telefono al mio Mac, sperando in non so bene cosa, credo una qualche forma di trapianto midollare tra consanguinei. Nulla, neanche un ronzio, un singhiozzo.

L’iPhone è andato, la sua



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.