A proposito di niente by Woody Allen

A proposito di niente by Woody Allen

autore:Woody Allen
La lingua: ita
Format: epub
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2020-03-24T16:00:00+00:00


Un attimo di pazienza e arrivo anche a Manhattan. Prima devo parlare del mio esordio nel mondo della tragedia. Non avendo voglia di andare sul sicuro e di fare il buffoncello per il resto dei miei giorni, decisi di cambiare totalmente registro e, anche se forse non raggiunsi la pietà e il terrore raccomandati da Aristotele, il pubblico provò pietà e i produttori impararono il significato della parola “terrore”. Tra l’altro non volevo realizzare il tipo di dramma come viene inteso nei film americani; non volevo un melodramma, ma una vera tragedia come solo gli europei sanno fare. In ogni caso non ci riuscii, ma non perché non ci avessi provato. Volevo raccontare la storia di una famiglia di ragazze che hanno una madre anaffettiva, e il cui padre si risposa con una donna passionale che è l’esatto contrario della gelida ed elegante decoratrice di interni che non lasciava che il povero marito si mettesse comodo a casa sua per paura che spostasse un posacenere. Così la mamma si addentra nell’oceano Atlantico e una figlia muore nel tentativo di salvarla, ma la nuova moglie le fa una respirazione bocca a bocca e la ragazza viene resuscitata da questa nuova madre più amorevole. Può sembrare interessante, e magari lo sarebbe stato nelle mani di un drammaturgo più esperto o più bravo di me.

Il mio primo errore fu di fare qualcosa che non avevo mai fatto e che in seguito non feci più: le prove. È una cosa per cui non ho pazienza perché, quando giri una commedia, più senti ripetere i dialoghi e meno sembrano divertenti. Per questo, quando finisco una sceneggiatura e la rileggo una volta per sistemare quello che non funziona, poi non la tocco più fino all’inizio delle riprese. Se la rileggo, diventa sempre più piatta. Non ho il dono della concentrazione, e neanche la pazienza per gestire le prove. È il motivo per cui giro lunghi piani-sequenza senza fare riprese extra. Non ce la faccio a rifare la stessa scena decine di volte. Preferisco andare a casa e vedere una partita di basket. Agli attori piacciono i piani-sequenza perché possono affondare i denti in una scena. Ovviamente non hanno lo stesso problema che poi ho io quando monto il film e mi ritrovo con una scena che non funziona e mi pento di non avere fatto altre riprese. Così invitai a casa mia due meravigliose attrici come Maureen Stapleton e Geraldine Page per fare delle prove o almeno discutere dei personaggi.

Dio, che errore. Questo genere di discussioni è una cosa che non mi appartiene e non mi appassiona. Se l’attore accetta la parte, do per scontato che la senta nelle proprie corde e sappia recitarla. Ovviamente, se sorgono dei problemi, sono pronto a rimediare. Se ho sbagliato qualcosa e ho appioppato all’attore una battuta maldestra, sono lieto di cambiarla. Rassicuro sempre gli attori che non devono dire nulla che non sentono loro. Possono recitare i miei dialoghi con le loro parole, non devono indossare vestiti o adottare pettinature che li mettano a disagio.



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