Addio Alle Armi by Ernest Hemingway

Addio Alle Armi by Ernest Hemingway

autore:Ernest Hemingway
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
editore: Mondadori
pubblicato: 1929-04-13T21:00:00+00:00


25.

Andai a guardar fuori, non pioveva più ma c'era nebbia.

- Saliamo in camera mia? - domandai al cappellano.

- Non posso trattenermi che un momento. -

- Andiamo. -

Salimmo le scale, entrammo nella mia stanza, mi sdraiai sulla branda di Rinaldi, il cappellano sedette sulla mia che l'ordinanza aveva appena preparata. Era buio là dentro.

- Dunque - disse, - come va? -

- Bene. Ma stasera mi sento stanco -

- Anch'io mi sento stanco e senza nessun motivo. -

- E la guerra? -

- Credo che presto sarà finita. Non so perchè, ma lo sento. -

- In che modo? -

- Non vede com'è il maggiore? Si è fatto più mite. Molti sono come lui adesso. -

- Anch'io mi sento così. -

- E' stata un'estate terribile - disse il cappellano. Pareva più sicuro di sè che quando ero partito.

- Non può immaginarla chi non c'è stato. Molti hanno capito la guerra quest'estate. -

- Che cosa può succedere? - Con la mano accarezzavo la coperta.

- Non so. Ma non credo che si potrà andare avanti molto. -

- E come andrà a finire? -

- Smetteranno di combattere. -

- Ma chi? -

- Tutt'e due. -

- Almeno fosse così. -

- Lei non erede? -

- Non credo che smettano tutt'e due nello stesso momento. -

- Anch'io dubito di questo; sarebbe aspettarsi troppo. Ma quando vedo certi cambiamenti negli uomini, non credo che potrà continuare. -

- Chi ha vinto quest'estate? - gli domandai.

- Nessuno. -

- Gli austriaci - dissi. - Ci hanno impedito di prendere il San Gabriele.

Adesso sono loro i più forti. E non smetteranno. -

- Ma se anche loro stanno come noi possono ben smettere. Sono passati per le nostre stesse giornate. -

- Nessuno smette quando è il più forte. -

- Quel che dice mi scoraggia. -

- Non mi riesce d'ingannare me stesso. -

- Allora crede che continuerà e continuerà... Non succederà mai niente? -

- Non so. Soltanto, credo che gli austriaci non smetteranno adesso che hanno vinto. Solo nella sconfitta si diventa cristiani. -

- Gli austriaci sono cristiani... salvo i bosniaci. -

- Non in questo senso. Dico cristiani come Gesù Cristo. -

Non rispose.

- Ora siamo più miti, noi, perchè abbiamo perduto. Come sarebbe stato Nostro Signore se Pietro non l'avesse rinnegato nell'orto? -

- Oh, per nulla diverso. -

- Non lo credo - dissi.

- Lei non vuole lasciarmi sperare. Io sono convinto e prego che qualche cosa accadrà presto. E fino a un momento fa, lo sentivo prossimo. -

- Qualche cosa può anche accadere - dissi. - Ma solamente a noi. Se anche loro sentissero come noi, allora andrebbe bene. Ma ci hanno battuti e sentono in un modo diverso. -

- La maggior parte dei soldati ha sempre sentito così. E non perchè fossero battuti. -

- Erano battuti in partenza. Fin da quando li avevano tolti dai loro campi. Ecco perchè il contadino è mite. Perchè è battuto in partenza.

Faccia di lui un vincitore e vedrà quanto è mite. -

Non rispose. Stava riflettendo.

- Ora mi sento depresso anch'io - dissi. - E' che non penso mai a queste cose. Non ci penso eppure, quando incomincio a parlare, dico quel che stava già nella mia mente.



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