Al confine tra scienza e religione by Benedetta Nicoli

Al confine tra scienza e religione by Benedetta Nicoli

autore:Benedetta Nicoli [Nicoli, Benedetta]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Mimesis Edizioni
pubblicato: 2021-07-21T10:28:28+00:00


VIII.

Male

Presentandosi come un ladro nella notte, questo colpevole ruba regolarmente le speranze di una vita lunga e felice, affliggendo le sue vittime con perdita di forza, perdita di appetito, dolore lancinante e morte prematura.

(Collins 2010, p. 134)

Possa questa nuova genetica aiutare a batterci contro lo stesso flagello!

(Gros 1986; tr. it. 1988, p. 272)

A pensarci bene, quale altra scelta c’è se non sperare? Abbiamo due opzioni, dal punto di vista medico e da quello emotivo: arrenderci, o combattere come dannati.

Lance Armstrong

(Murgatroyd 2010, p. 187).

Ci sono questioni che toccano corde talmente profonde da venire nominate soltanto sottovoce, come se pronunciarle a chiare lettere le facesse diventare più reali. Succede, in particolare, con una questione sulla quale l’umanità si interroga da lungo tempo: il problema del male. Perché accadono eventi terribili nel mondo? Chi, o che cosa, è l’artefice che muove i fili di questi episodi? Oppure le tragedie si verificano del tutto casualmente, senza che vi sia un soggetto che le determina? E, eventualmente, che ruolo ha la divinità in tutto ciò?

Come accade con le altre domande fondamentali dell’esistenza, anche questo interrogativo può facilmente rimandare alla sfera religiosa, sebbene, come osserva Berger (2003), non tutte le religioni avvertano il problema del male allo stesso modo. Per esempio, argomenta il sociologo, giustificare l’esistenza del male può risultare più semplice per quelle tradizioni che si ispirano a una concezione panteistica o dualistica dell’universo, basata sulla fede in divinità impersonali o in un cosmo popolato da forze benigne e maligne in lotta tra loro. Il problema diventa invece più complicato per le religioni abramitiche, cioè il Cristianesimo, l’Ebraismo e l’Islam: come può infatti la presenza del male conciliarsi con la fede in un Dio personale e benigno (Ivi, p. 32)? Questa domanda, che esprime la questione della teodicea, costituisce uno dei punti di avvio della ricerca religiosa (Midgley 2002, p. 98): ci troviamo perciò al cospetto di una domanda che assottiglia particolarmente i confini tra scienza e religione.

Se, in passato, il tema del male occupava un posto centrale nelle riflessioni di filosofi e teologi, così come nell’immaginario popolare, con l’avvento della modernità esso sembra perdere gradualmente di importanza. La causa di tale affievolimento risiederebbe in quell’evento decisivo che Weber (1917-1919; tr. it. 2004) ha chiamato “disincantamento del mondo”: le conquiste del progresso scientifico e tecnologico si accompagnano, parallelamente, a una graduale perdita della fede in forze superiori che eccedono i limiti della ragione e che, per questo motivo, non possono essere spiegate, né controllate, per mezzo di essa. In questo senso, il disincantamento si traduce in un progressivo abbandono della credenza in forze superiori, siano esse positive o negative. Nel bene e nel male – letteralmente – il mondo diventa piatto: si insinua il dubbio che non esista più nulla che l’essere umano non possa conoscere, o manipolare, con gli strumenti a propria disposizione. Ciò che sfugge a questo controllo è spesso ignorato, negato o persino rimosso. Così, anche il problema del male scompare dalle preoccupazioni della società secolare: persino la religione non sembra affrontare questo tema nel modo e con l’intensità con cui lo faceva in epoca premoderna.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.