Al di là dei mari by José Manuel Fajardo

Al di là dei mari by José Manuel Fajardo

autore:José Manuel Fajardo [Fajardo, José Manuel]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788878189348
Google: NdDfPQAACAAJ
editore: TEA
pubblicato: 2001-10-15T07:02:36+00:00


«Questa storia esige del vino che la renda più leggera» risposi e nei suoi occhi brillò un lampo di malizia.

«Andate ancora dietro a quella dama? Ma siete proprio cocciuto!

Io sono sposato da dieci anni con la mia e non c'è giorno che non rimpianga la libertà del celibato. Avete voglia di complicarvi la vita...» « Chi ha parlato di matrimonio, signor Juan? » «Ah, picara! Volete solo esser l'ape di quel fiore? Non vi biasimo, ma allora... perché quello sguardo? Va bene, beviamoci sopra e parliamone, a quanto pare avete molte cose da raccontare.» E così facemmo. In una taverna demmo fondo a due brocche di vino, un quarto di agnello e ci addolcimmo la bocca con le torte al forno della taverniera. Durante il banchetto dipanai la matassa delle mie sventure. Al termine, Juan de Tineo mi offrì alloggio a casa sua e lavoro a bordo della polacca corsara della quale era il nuovo nostromo.

Accettai con grande piacere la prima offerta, ma declinai la seconda quando seppi che la destinazione della polacca era il porto biscaglino di Guernica. Non volevo in alcun modo allontanarmi da Catalina adesso che l'avevo così vicina.

«Vicina!» esclamò il marinaio. «Ma se vi sfugge come il demonio!

Non ve ne rendete conto? Non vi ha detto nulla, siete voi a seguirla come un cagnolino.» «Quando torneremo insieme tutto sarà diverso» risposi con voce vacillante, più preoccupato di convincere me stesso che di persuadere lui.

«Lo vedremo! Dite che si trova a Villaviciosa? Ho una barca che può portarvi laggiù domani stesso. Vi porterò a cercare la vostra dea e quando vi sputerà in faccia potrete imbarcarvi con me, se vi aggrada.» «Mi vedrete sul molo a salutarvi.» «Ve lo auguro, inglese.» . Quella notte dormii come un angelo sulla branda preparatami dalla moglie di Juan de Tineo, una donnona energica e gentile che tirava avanti la casa e l'orto, con tre bambini discoli come scoiattoli e un marito grande quanto un armadio e sempre in preda alla nostalgia del mare nel breve tempo che passava a terra, quasi non gli importasse nulla di tutto il resto.

Alle prime luci del giorno, mettemmo in acqua la barca di Juan de Tineo, issammo la piccola vela e, a forza di remi, prendemmo il largo, sul mare piatto e dai riflessi bruniti come un vassoio d'argento. Navigammo con le grandi scogliere della costa in vista, evitando i numerosi scogli disseminati intorno, e al pomeriggio entrammo nella foce di Villaviciosa. Trovata una locanda dove trascorrere la notte, Juan de Tineo e Cosme andarono in cerca di notizie della bella Catalina, lasciandomi solo con le mie inquietudini e ansie. La vicinanza del tanto desiderato incontro mi tormentava quasi quanto la precedente lontananza.

E ciò mi faceva sprofondare in un inaspettato immobilismo.

Non mi sentivo in grado di muovere un dito. Attendevo le eventuali notizie dal paggio e dal marinaio come un reo attende la sentenza.

Non v'era alcuna allegria né entusiasmo nel mio cuore, soltanto paura e dubbi che alla fine risultarono non esser vani poiché



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