All'ombra del Big Ben (Il Giallo Mondadori) by John V. Turner

autore:John V. Turner [Turner, John V.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-04-03T12:00:00+00:00

15

Un documento mancante

Petrie guardò il suo whisky come se volesse calcolare quanto sarebbe durato. Non è che avesse approfittato molto della bottiglia di Ingram. Ma Curtis se n’era servito a piene mani, e adesso il sangue stava cominciando ad affluirgli alle guance.

— Se Paling ha assassinato Reardon — disse lentamente Amos — mi sembra molto strano che nei giorni passati a Milford non ci sia stato nessun litigio o nessuna evidente frizione tra quei due.

— Capisco il suo punto di vista — convenne Dick Curtis. — E non dico che non sia successo niente. Dico solo che né io né Ferguson abbiamo notato un qualche segno al riguardo. Paling cenava con noi ogni sera e, almeno per quello che abbiamo potuto osservare noi, è andato tutto come sempre. Paling non era esattamente la miglior compagnia al mondo, ma a giudicare da come si comportava a Milford, nessuno avrebbe mai sospettato che gli frullasse qualcosa in testa.

— Direbbe lo stesso anche di Reardon?

— Be’, lui mi è parso piuttosto allegro, come se non avesse il minimo problema.

— Quei due le saranno sembrati una coppia davvero strana… in base a quello che già sapeva, intendo.

— Proprio così — rispose Curtis con una certa enfasi. — Io li guardavo e mi interrogavo.

— Su cosa?

— Sul fatto che non ci fosse niente su cui interrogarsi. — Gli occhi di Curtis mandarono un guizzo mentre lui sollevava il bicchiere.

— Se lei procede su questa strada — disse l’ometto — finirò per sentirmi un topolino in gabbia. Sono informazioni quelle che voglio da lei, mio caro Curtis, non il racconto dei suoi esercizi mentali.

— Come preferisce. Posso condensare quello che vuole sapere in una frase. C’erano così pochi freni tra quei due che una sera, a Milford, Edgar ha avuto il cattivo gusto di ubriacarsi.

— Così va meglio. Almeno ha aperto la porta della mia gabbietta. Quello che mi ha appena riferito non mi suggerisce il comportamento di un uomo che vive nel terrore.

— Già, Petrie. Era venuto in mente anche a me, allora.

Amos cercò di approfittare di quel cambiamento di atmosfera. — Crede che lo si potrebbe mettere in relazione con ciò che è successo in seguito?

— Se ci pensassi per bene, forse sì. Ma credo che a lei serva qualcosa di più solido delle mie supposizioni, se vuole presentarsi davanti a una giuria.

— Lo so, lo so — sospirò Petrie. — Ma qui non siamo in tribunale. Forza, spari.

Per un attimo, Curtis fissò il suo interlocutore con una strana espressione.

— Mi sembra che lei abbia una passione perversa per le congetture, Petrie. Riempie di indovinelli tutte le persone con cui le capita di parlare di omicidi?

— Solo quelle che possono assistermi. Mi aiuta a rafforzare le mie idee.

— Be’, allora vedrò di assecondare il suo appetito per le supposizioni. Le offro tre possibilità. Numero uno: Edgar Reardon era spaventato, e ha alzato il gomito o per nascondere o per affogare le sue paure. In ciascuno di questi due casi, comunque, ha oltrepassato il segno, anche se bisogna tenere conto che si trovava in una situazione eccezionale.

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