Autobiografia by Charles Darwin

Autobiografia by Charles Darwin

autore:Charles Darwin [Darwin, Charles]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858416884
editore: Einaudi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Le mie molte pubblicazioni.

Nei primi mesi del 1844 videro la luce le mie osservazioni sulle isole vulcaniche, che avevo visitato durante il viaggio sul Beagle. Nel 1845 lavorai faticosamente alla correzione della nuova edizione del Diario delle ricerche [Journal of Researches] che era stato pubblicato per la prima volta nel 1839, come parte del lavoro di Fitz-Roy. Il successo riportato dal mio primo parto letterario solletica ancora la mia vanità, piú di qualsiasi altro mio libro. Si continua a vendere anche oggi, in Inghilterra e negli Stati Uniti, e già per la seconda volta è stato tradotto in tedesco, in francese e in altre lingue straniere. Questo successo di un libro di viaggi, e per di piú scientifico, a tanti anni dalla sua prima pubblicazione, è davvero sorprendente. Fino a oggi, in Inghilterra ne sono state vendute diecimila copie della seconda edizione. Nel 1846 furono pubblicate le Osservazioni geologiche sull’America meridionale [Geological Observations on South America]. In un mio piccolo diario, che ho sempre tenuto aggiornato, ho scritto che i miei tre libri geologici (compreso quello sulle Scogliere coralline [Coral Reefs]) hanno richiesto quattro anni e mezzo di assiduo lavoro. «Sono passati dieci anni dal mio ritorno in Inghilterra. Quanto tempo ho perduto a causa della mia malattia?» Di questi tre libri posso dire soltanto che, con mia grande sorpresa, è stata recentemente richiesta la seconda edizione1.

Nell’ottobre del 1846 incominciai a lavorare sui cirripedi2. Sulle coste del Cile avevo trovato, nascosta nella conchiglia di Concholepas, una forma molto strana, e cosí diversa da tutti gli altri cirripedi, che dovetti considerarla come unico rappresentante di un nuovo sottordine. Recentemente, sulle coste del Portogallo è stato trovato un genere affine che vive rintanato. Per poter capire la struttura di questo nuovo cirripede dovetti esaminare e sezionare molte forme comuni: e cosí incominciai a occuparmi di tutto il gruppo. Lavorai assiduamente su questo argomento negli otto anni successivi e alla fine pubblicai due grossi volumi3 che contengono la descrizione di tutte le specie viventi conosciute e due smilzi in quarto sulle specie estinte. Sono certo che Sir E. Lytton Bulwer pensava a me quando in un suo romanzo presentò un certo professor Long, che aveva scritto due enormi volumi sulle patelle.

Nel mio diario ho scritto che degli otto anni dedicati a questo lavoro, quasi due furono perduti a causa dei miei malanni. Nel 1848 mi trattenni qualche mese a Malvern per fare una cura idropatica, che mi giovò molto, e mi permise, tornato a casa, di riprendere il lavoro. Ma sono stato cosí male che quando mio padre morí, il 13 novembre 18474, non potei andare al suo funerale, né fungere da esecutore testamentario.

Ritengo che il mio lavoro sui cirripedi sia piuttosto importante perché, oltre alla descrizione di diverse forme nuove e interessanti, ho chiarito le omologie delle varie parti, ho scoperto l’apparato adesivo (vero è che ho preso un grosso abbaglio circa le ghiandole adesive) e infine ho dimostrato l’esistenza in alcuni generi di piccoli maschi complementari e parassiti degli ermafroditi. Quest’ultima



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