Bruttezza by Moshtari Hilal

Bruttezza by Moshtari Hilal

autore:Moshtari Hilal [Hilal, Moshtari]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9791256360680
editore: © 2024 Fandango Libri s.r.l.
pubblicato: 2024-09-05T22:00:00+00:00


A dieci anni andai a trovare la sorellastra di mia madre, che talvolta portava una parrucca bionda e ogni tanto faceva commenti sarcastici sui nostri mobili vecchio stile. Mia madre aveva delle commissioni da fare e mi sarebbe venuta a riprendere la sera. La mia mezza zia fumava in balcone, mentre sistemavo i suoi stivali di pelle accanto a un recipiente di vetro capovolto preso dalla cucina. Il recipiente divenne un moderno tavolino di vetro che piazzai di fronte al mio moderno divano di pelle. Due Barbie bionde presero posto sul divano, con me e mia cugina a servire loro da bere in gusci di pistacchio. Mia zia spense la sigaretta nel posacenere e con una mano sollevò il mio divano di pelle, per farci scivolare dentro i suoi piedi. Non dissi nulla e guardai triste i miei mobili, che lei raccoglieva l’uno dopo l’altro. Alla fine, la mia mezza zia mi afferrò il viso e cominciò a ispezionarmi: “Perché non ti togli la barba?”, mi chiese. “Guarda, a tua cugina noi la togliamo già. Non è bella da vedere. Siete femmine, mica maschi.” Le risposi a bassa voce che non mi era permesso, ero ancora una bambina. All’epoca non avevo mai parlato della mia barba con mia madre. “E perché non sarebbe permesso? Non è bella da vedere, sembri trasandata. Ora te la tolgo.” Volevo protestare, perché pensavo che fosse vietato quello che aveva in mente per me. Se non fosse stato vietato, non se ne sarebbe già occupata mia madre da tempo? Perché avrebbe dovuto farmi andare a scuola trasandata? Presi tutto il mio coraggio a due mani e contraddissi la mia mezza zia un’ultima volta: “Non mi è permesso, sono una bambina”. Ma non mi stava ascoltando ed era già scomparsa in bagno, dal quale tornò con una crema azzurra in una ciotolina di plastica: “Stai ferma!”. Mi spalmò il prodotto sulla pelle sopra le labbra, e cominciò a bruciare. Rimasi ferma perché pensavo che mi avrebbe operato da un momento all’altro. Chiusi gli occhi e respirai la pungente puzza chimica del prodotto, mentre la mia mezza zia si fumava l’ennesima sigaretta.



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