Caccia fredda by Toni Anderson

Caccia fredda by Toni Anderson

autore:Toni Anderson [Anderson, Toni]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Hope Edizioni
pubblicato: 2019-09-26T22:00:00+00:00


***

Faceva caldo dentro la baita di legno. Il padre di Jed aveva acceso sia il riscaldamento generale sia il fuoco in una stufa a legna, e un leggero odore affumicato impregnava l’aria. Vivi seguì Jed in una stanza al piano terra e lo guardò mettere a letto Michael su un lenzuolo con angoli che suo padre aveva appena steso sul materasso. Fece per prendere il lenzuolo di sopra, ma i due uomini la batterono sul tempo in quello che pareva un rituale ben stabilito. Si consolò infilando una federa su un cuscino gonfio e morbido.

Jed allungò la mano e lei gli passò il cuscino, che lui posò con delicatezza sotto la testa di Michael.

Poi i due uomini uscirono, senza dire una parola.

Michael dormiva come un sasso, perciò non lo spogliò nemmeno. Gli stivali e la giacca a vento glieli avevano tolti appena entrati, e avrebbe dormito bene con la maglietta e i pantaloni della tuta. Le occhiaie scure che aveva sotto gli occhi spiccavano sul pallore del viso, e la fronte era appena corrugata, come se provasse dolore. Gliela baciò. «Dormi bene, amore mio.»

Seguì Jed e suo padre nel salone principale, sapendo che avrebbero dovuto discutere di cosa sarebbe accaduto ora e della questione sicurezza.

La baita era fantastica. Se ne rese conto guardandosi intorno per la prima volta da quando era entrata. Non era un nascondiglio rustico, ma un rifugio lussuoso e confortevole. La parte frontale era un open-space con due grandi vani, composto da cucina e sala, divisi da un’isola di granito. Una parete era interamente occupata da un enorme camino in pietra. Numerose finestre si affacciavano sul lago. Un punto perfetto per guardare cadere la neve, che portava con sé un senso di isolamento e sicurezza. Un brivido le attraversò il corpo. La pace era solo un’illusione, ma l’apprezzava ugualmente. Jed stava chiudendo tutti gli scuri, anche se lei dubitava che ci fosse qualcuno nel raggio di chilometri. L’idea che la gente che li voleva morti li trovasse così in fretta era ridicola. Su un lato della parete dietro di lei c’era una scala, che presumibilmente portava ad altre stanze da letto. Un paio di lampade illuminavano la baita di un caldo color ambra, così confortevole da spingerla a trovare la prima superficie piana disponibile e svenire per la stanchezza, ma doveva tenere duro.

Il padre di Jed si voltò verso di lei. L’espressione nei suoi occhi era gentile ma al tempo stesso diceva chiaramente “risparmiamoci cazzate”. «Volete dirmi, esattamente, cosa sta succedendo?»

«Mr. Brennan, mi chiamo Vivi Vincent e ha appena conosciuto la versione addormentata di mio figlio Michael.»

«Ho visto le vostre foto al telegiornale. C’è una vera e propria caccia all’uomo per trovarvi, condotta dal gruppo operativo mobile e dall’FBI.» I suoi occhi guizzarono sul figlio.

Si somigliavano molto, padre e figlio, l’unica differenza erano i capelli grigio-bianchi dell’uomo più anziano, che facevano risaltare per il contrasto gli occhi scuri e la pelle abbronzata.

«Il tuo capo pensa che tu sia venuto qui per riprenderti dal dolore della perdita di



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