Cervello senza limiti by Johann Rossi Mason

Cervello senza limiti by Johann Rossi Mason

autore:Johann Rossi Mason [Mason, Johann Rossi]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Codice Edizioni
pubblicato: 2019-05-06T22:00:00+00:00


Ripensare l’invecchiamento

Ogni secondo, da qualche parte nel mondo, nasce un bambino. I bambini crescono, diventano piccoli, adolescenti, adulti, poi invecchiano e muoiono. È naturale. È sempre stato così. Quello che invece è cambiato è il tempo che noi passiamo sul pianeta e la sua qualità.

La scienza sta lentamente svelando i segreti del perché, e del come, le cellule e gli organismi muoiono. Nuove ricerche su alcune malattie rare stanno rivelando indizi su come funziona l’invecchiamento, e se tali scoperte possano essere utilizzate per estendere la durata della vita. Se è vero che prima dell’avvento della potabilizzazione delle acque e di altre strategie igieniche si moriva molto presto, va detto anche che filosofi, poeti e politici della Grecia antica vivevano in media sessantotto anni: Platone morì ottantenne, Aristotele a sessantadue anni. E i grandi pittori italiani del Rinascimento? Leonardo da Vinci morì a sessantasette anni, Michelangelo spense ottantotto candeline.

Se fossimo in grado di rallentare il processo di invecchiamento come si è fatto con gli animali da laboratorio, potremmo vivere altri trent’anni, arrivando a una media di ottantadue anni e godendo di una vita sana e attiva, pari a quella di un cinquantenne. Per capire come fare si studia la progeria di Hutchinson-Gilford, un raro disturbo dell’invecchiamento precoce che colpisce in tenera età. Una delle scoperte più interessanti è che nei soggetti colpiti parte del processo di invecchiamento non è determinato dalla distruzione delle proteine ma da un aumento della loro produzione. In modo che sembra paradossale, le cellule invecchiate tendono a lavorare più duramente di quelle giovani, rinnovando costantemente i propri meccanismi; questo accade sia nei pazienti progeriali che in persone anziane ma sane. «La produzione di proteine è un processo estremamente energivoro per le cellule», ha spiegato Martin Hetzer, autore di “ScienceDaily”. «Quando una cellula dedica risorse preziose alla produzione di proteine, altre importanti funzioni possono essere trascurate.»

Le nostre vite moderne sono più lunghe, ma gli ultimi anni sono in genere caratterizzati da malattie e sofferenze, se non dalla disabilità. Il rischio di sviluppare malattie croniche (come quelle cardiovascolari, il cancro o l’artrite) aumenta costantemente con l’età, e può lasciare le persone fragili e intrappolate in una gabbia di cure mediche. Sono proprio le malattie croniche a minacciare i sistemi sanitari e la società. In Inghilterra vivono quindici milioni di persone affette da almeno una malattia cronica; negli Stati Uniti sono centodiciassette milioni, quasi metà della popolazione adulta. Gli affetti da malattie croniche rappresentano il 60 per cento dei decessi in tutto il mondo, e il numero di soggetti colpiti continua a crescere. La gestione di queste condizioni patologiche a lungo termine assorbe denaro: in Inghilterra divora il 70 per cento della spesa sanitaria, negli Stati Uniti addirittura l’86 per cento. E la prospettiva della longevità, ovviamente, non migliora il quadro, obbligando le famiglie a lottare per prendersi cura dei parenti più anziani che vivono in cattive condizioni, incapaci di badare a sé stessi.

Trovare cure per le singole malattie non basta, è necessario guardare all’invecchiamento come a un vero e proprio fattore di rischio condiviso.



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