Cesari Severino - 2017 - Con molta cura by Cesari Severino

autore:Cesari Severino [Cesari Severino]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Biography & Autobiography, General
ISBN: 9788858691304
Google: zo4_DwAAQBAJ
editore: Rizzoli
pubblicato: 2017-11-22T23:00:00+00:00

39.

“Mai dormono le madri e in ciò sono uguali alla povertà.”

(Vincenzo Cerami, Addio Lenin [1977-1980], Garzanti 1981)

40. Ininterrotta preghiera

Ti sorprendi sempre per la semplicità di ciò che realmente accade.

Non è il mio pensiero né la volontà che riescono a indirizzare il corpo verso la salute, verso la forza che permette di nuovo di agire.

No, e lo avverti bene da un segnale.

Una sorta di torpore benevolo, di stiramento pigro che senza preavviso, dal nulla, comincia il suo ronzio.

Saluti felice quel ronzio di turbina, di misterioso vibrare di gatto, e senti che al pensiero ossessivo della mente subentra un pensiero-energia del corpo intero, che tutto intero pensa e ti spinge fuori, tutto intero senza parti divise.

A quel primo segnale o interruttore che scatta seguono le energie vere, la forza benevolente che permette, senza pensarci, di fare tutte le cose. Anche alzarti e uscire ad esempio, per lavorare, per vivere, per amare. E i giorni freddi e senza tempo dell’inedia e del non poter fare ti appaiono appartenere a un’età lontanissima e irreale, tanto è inconsistente e vuota rispetto alla pienezza di questo pensiero ricco e pieno ora, che contiene tutte le promesse e tutte le energie mentre tutte prima erano spente.

Poi capisci subito che potrebbe trattarsi di un errore fatale.

Perché, per fortuna, ti ricordi che anche questo non è del tutto vero, non proprio. Non si passa per magia dal vuoto al pieno.

Capisci con un moto di gioia e gratitudine che a portarti sulla soglia della possibilità di agire quando tutte le luci erano spente è stata invece, alla lettera, un’altra forza, solo non la avvertivi.

Quella forza nascosta sotto una debolezza che sembrava l’unico stato, immobile, non riesci a definirla ora altrimenti che come una ininterrotta preghiera. Del corpo e della mente e della volontà insieme.

Una ininterrotta preghiera che ha tenuto accesa in un luogo nascosto una piccola fiamma per te impossibile da vedersi, nel tempo dell’inedia e dell’impotenza ma c’era, e tu o qualcuno dentro di te l’hanno detta senza interruzione quella preghiera.

E non sai cogliere né il momento del passaggio né il perché, sai soltanto che i tanti esercizi pratici, le scadenze, il tempo scandito dalle medicine e dalla terapia, tutto proprio tutto ciò che è Cura ha contribuito a portarti sulla soglia.

E ora devi portare con te la Cura, non devi abbandonarla un secondo, perché unicamente da questo dipenderà quanto ti è concesso del percorso verso la Salute, cioè appunto il percorso stesso.

Il percorso che è Salute e il suo contrario insieme, ma tende verso la Salute.

Ti alzi e vai felice nel tuo giorno di lavoro di amore di vita portando fieramente come una ferita finalmente visibile in chiara luce la ricchezza della tua duplicità, che è quella di tutti.

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