Chi ha rapito il re dei fornelli? by Alessandro Gatti & Davide Morosinotto

Chi ha rapito il re dei fornelli? by Alessandro Gatti & Davide Morosinotto

autore:Alessandro Gatti & Davide Morosinotto [Morosinotto, Alessandro Gatti & Davide]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Misteri coi baffi - vol. 1
ISBN: 9788856631760
editore: Piemme
pubblicato: 2014-08-20T16:00:00+00:00


— Ormai è tutto chiaro nella mia mente, ma che dico chiaro: cristallino! — proseguì Rampier. — Il cuoco è stato sicuramente ucciso e il colpevole dev’essere senz’altro uno di quegli artistucoli squattrinati di Montmartre. Sarebbero pronti a tutto per un piatto di salsicce, quegli sfaticati!

— Ehm — lo interruppe un poliziotto giovane, sopraggiunto in quel momento. — Veramente a me sembra che manchino le prove...

L’ispettore iniziò a ridacchiare, e quello sciocco di Cauchemar gli fece eco con una raffica di «ahr ahr ahr».

— Prove?! E a chi servono le prove? Un’indagine è un duello tra la mia mente e quella del criminale. Ma per fortuna il mio cervello è molto, molto più acuto di quello di qualsiasi malvivente! Io sono il grande ispettore Rampier, caro mio, non te lo dimenticare!

— Ma sentite che pallone gonfiato! — sbottò Dodò, a cui si erano drizzati tutti i peli della schiena.

— Lui e quel suo bulldog da strapazzo! — gli fece eco Josephine.

— È proprio un rimbambito! — rincarò Ponpon, tanto per dire la sua. Lui, in realtà, non conosceva ancora Rampier e lo vedeva ora per la prima volta.

Moonlight annuì. — Avete ragione amici, ma proprio perché Rampier è un tontolone, noi dobbiamo scoprire al più presto dove si trova Pierre! Altrimenti quell’ispettore da strapazzo rischia di mettere in carcere un innocente solo perché gli sta antipatico!

I gatti restarono ad aspettare che Rampier e il suo abbaioso scomparissero dalla loro vista insieme agli altri poliziotti. Poi scivolarono fuori dal loro rifugio e zampettarono fino al ristorante.

Qualcuno aveva appeso alla porta un avviso dall’aspetto severo:

POLIZIA DI PARIGI. QUESTA È UNA SCENA DEL CRIMINE. VIETATO ENTRARE.

— Hanno chiuso l’ingresso a chiave! — miagolò Josephine.

— Niente paura! — la rassicurò il piccolo Ponpon con tono esperto. — Possiamo passare da quella finestrina lassù. Il chiavistello non si chiude bene... Io passo sempre di lì quando mi viene voglia di dare una sbirciata fuori!

I gatti si arrampicarono fino alla finestra e riuscirono così a scivolare nella cucina del ristorante. I poliziotti avevano combinato un sacco di pasticci: dappertutto c’erano impronte di scarpe e ditate scure contro le piastrelle immacolate delle pareti.

— Che caos! — borbottò Dodò. — Sarà dura trovare degli indizi in tutto questo disordine... sembra di stare in camera mia, nel bidone di rue Massé! Ora che ci penso, perché non ci sbafiamo il pesce rimasto nella dispensa? Lasciarlo andare a male... Quello sì che sarebbe un delitto!

— Oh, smettila di pensare alla pancia! — lo bloccò Moonlight. — Piuttosto, datemi una mano a trovare qualche traccia utile.

I gatti setacciarono l’intera cucina. Frugarono in ogni cassetto e annusarono ogni mestolo e ogni padella... Ma purtroppo non cavarono un ragno dal buco. Quindi, visto che ormai si era fatta ora di cena e loro erano stanchissimi, non trovarono di meglio da fare che recuperare uno dei pescioloni di cui parlava Dodò.

— Mmm davvero gustosissimo! — commentò Josephine, ingoiando un boccone e leccandosi i baffi. — Anche se non c’è paragone con i piatti che cucinava Pierre.



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