Chiudi gli occhi by Monique Scisci

autore:Monique Scisci [Scisci, Monique]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2018-03-21T23:00:00+00:00

Capitolo 19

Anche con Carson le cose procedettero, certo con il freno a mano tirato per via dei limiti imposti da Mads, limiti che ritenevo assurdi, ma che mio malgrado rispettavo. Parlavamo tanto e di tutto, era divertente, ironico, curioso come un ragazzino e si raccontava, mi rendeva partecipe del suo passato, del suo presente e di come vedeva il futuro. Non era una persona impegnativa, non bisognava interpretare ciò che diceva e, soprattutto, condivideva i miei stessi interessi, oltre a essere anagraficamente più affine di quanto non lo fosse Mads. Amava il suo lavoro ed era concentrato sulla carriera. Negli ultimi tempi avevamo preso l’abitudine di mandarci un WhatsApp appena incappavamo in qualche notizia interessante. A volte mi scriveva semplicemente “ciao”, oppure si informava sullo stato di salute di mia madre che, tra parentesi, era stazionaria, anche se il dottor Parker, durante l’ultima visita, si era detto preoccupato.

Carson era premuroso, educato e molto dolce, il ragazzo perfetto, se non fosse stato per l’innata tendenza a invadere i miei spazi, sostanzialmente quelli già occupati da Mads. Il suo interesse andava oltre l’aspetto lavorativo, oltre l’amicizia e sembrava sincero quando diceva che gli piacevo e che voleva conoscermi.

Ne avevo parlato con Celine, che tifava spudoratamente per lui, ma alla fine fu molto più pragmatica di quanto mi aspettassi.

«Se questa cosa ti fa stare bene, non vedo perché preoccuparsene. Impara a essere più egoista, Jocy».

«Che vuoi dire?»

«Da una parte abbiamo il professore esperto di sesso estremo che può farti provare quel piacere che pochi, fidati, sono in grado di procurarti. Dall’altra c’è Carson: bravo, bello e buono. In poche parole, il compagno ideale per la vita, ma di certo non quello che mentre ti scopa ti fa fare il triplo salto mortale per provocarti l’orgasmo del secolo. Divertiti finché dura e se le cose dovessero complicarsi, molla la presa e vai altrove, a meno che non ci siano implicazioni sentimentali», concluse.

«Non sono innamorata di nessuno dei due».

Celine si arrestò di colpo al centro del marciapiede sulla Fifth Avenue con il gelato in mano e l’espressione di chi ti conosce abbastanza bene da sapere che stai mentendo. Mi fermai un passo dopo di lei alzando gli occhi al cielo.

«Mia cara, devi solo sperare di non esserti presa una cotta per il sadico», disse.

Scossi la testa e spillai dalla cannuccia un sorso di Diet Coke.

«Perché non ti sei presa una cotta per lui, vero?», incalzò in tono minaccioso avvicinandosi. Il gelato si stava sciogliendo, alcune gocce correvano giù dal cono in direzione della sua mano, ma Celine non sembrò preoccuparsene.

Sollevai lo sguardo.

I suoi occhi si muovevano repentini in cerca di una risposta.

Scossi nuovamente la testa, ma con meno decisione e lei fece un passo indietro.

«Ti avverto, se ti sei innamorata di lui non verrò a raccogliere i pezzi quando se ne andrà. È stato chiaro al riguardo, me lo hai detto tu. Non vuole una relazione, questo la dice lunga sui suoi sentimenti».

«Si tratta solo di attrazione fisica, credimi».

Sollevò un sopracciglio.

«Certo, sono affascinata dal suo

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