Connolly John - Charlie Parker 02 - 2000 - Il ciclo delle stagioni by Connolly John

autore:Connolly John [Connolly John]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Crime, Thrillers
ISBN: 9788866882602
Google: Hu2XCgAAQBAJ
editore: Fanucci Editore
pubblicato: 2015-09-22T21:00:00+00:00

Louis e Angel apparvero alle mie spalle e mi si fermarono accanto. Louis guardò Eldritch con un'espressione di tranquillo interesse.

«Be', avete intenzione di ripararvi dalla pioggia?», domandò il canadese.

«Dopo di lei, agente», risposi. Qualcosa nei pressi della Ford aveva attirato la mia attenzione quando Eldritch ne era sceso e la luce dell'abitacolo aveva proiettato un lieve bagliore sul terreno. Una piccola pozza rossa si stagliava sotto la portiera del conducente, che non era chiusa del tutto e dalla cui fessura qualcosa sgocciolava con regolarità.

Eldritch mi si affiancò, reggendo ancora l'ombrello con una mano e rivelando un gemello d'oro e un polsino bianco. Quando si voltò per osservare la mia avanzata verso l'auto, vidi una chiazza scura sul polsino.

Scoccai un'occhiata a Louis, ma la sua attenzione era stata attirata da qualcos'altro.

«Ha qualcosa sul colletto, agente», disse piano quando Eldritch si fermò alla luce.

Il colletto della camicia del canadese sbucava dal risvolto del cappotto. Sul bordo e appena sopra il nodo della cravatta si vedevano alcune chiazze nere simili a fuliggine. Ma quando Louis gli rivolse la parola, Eldritch abbassò l'ombrello cercando di impedirmi la visuale mentre compiva la sua mossa, e la pistola fece capolino soltanto per un attimo nella mano destra che usciva dalla tasca. Vidi che Louis stava già sollevando la sua arma mentre Eldritch cominciava a voltarsi, l'ombrello si librava a mezz'aria e Angel osservava la scena in disparte. Ma fui io a sparare per primo; il proiettile forò l'ombrello e colpì Eldritch alla parte bassa della coscia, l'esplosione attutita dal silenziatore e dalla pioggia. Sparai ancora, colpendolo al fianco. Eldritch lasciò la presa sulla pistola e cadde contro il muro del museo, scivolando con la schiena fino a sedersi per terra stringendo i denti per il dolore e tastandosi la chiazza rossa che si allargava sul davanti del cappotto. Accanto a lui, Louis raccolse la sua pistola infilando una matita nel ponticello e la esaminò con distacco professionale.

«Taurus», decretò. «Brasiliana. A quanto pare, il tuo amico è stato in vacanza in Sud America.»

Mi avvicinai all'auto. Sul parabrezza si stagliavano due fori di proiettile a forma di stella, entrambi circondati da una chiazza di sangue a raggiera. Aprii la portiera del conducente con la mano guantata e feci un passo indietro mentre l'agente Samson scivolava lateralmente a terra, il dorso del naso distrutto dal foro d'uscita del proiettile. Accanto a lui, l'agente Doyle era seduto con la fronte posata sul cruscotto dell'auto e una pozza di sangue ai suoi piedi.

Sollevai cautamente il cprpo di Samson, lo rimisi nell'auto, chiusi la portiera e tornai accanto ad Angel e Louis che torreggiavano sopra l'uomo sanguinante.

«Abel», disse Louis. Malgrado il dolore, l'uomo a terra ci fissò con occhi scuri e colmi d'odio, ma non aprì bocca.

«Non andrà da nessuna parte», replicai. «Lo carichiamo nel bagagliaio della Ford, chiamiamo la polizia e lasciamo che se ne occupino loro dopo che avremo finito.»

Ma né Angel né Louis sembravano avermi udito. Angel scosse invece la testa e fece un verso di disapprovazione: «Un uomo della tua età che si tinge i capelli», disse ad Abel.

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