Connolly John - Charlie Parker 08 - 2009 - Gli amanti by Connolly John

autore:Connolly John
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: General, Fiction
ISBN: 9788858626900
editore: Bur
pubblicato: 2012-04-09T21:00:00+00:00

Incontrai Dave al bar Arabica, all’angolo tra Free e Cross Street. Oltre a servire un caffè squisito, tra i migliori della città, ora era anche il più bel locale della zona, con pareti decorate da opere d’arte e grandi vetrate panoramiche che inondavano lo spazio di luce. In sottofondo si sentiva la musica dei Pixies. Tutto sommato, era difficile trovare qualche difetto.

Dave non parve assai entusiasta della mia richiesta, e non potevo biasimarlo. Era sul punto di perdere due dipendenti: una stava per andare in maternità e l’altro intendeva trasferirsi in California, per raggiungere la fidanzata. Sapevo che Dave aveva la sensazione di passare troppo tempo a svolgere mansioni generiche al bar e troppo poco in ufficio a occuparsi di documenti e contabilità. Mi aveva assunto perché gli dessi una mano, e adesso lo stavo piantando in asso nel momento di maggiore pressione lavorativa.

«Charlie, io sto cercando di mandare avanti un locale» disse Dave. «Così mi fai fuori.»

«Non è un momento particolarmente frenetico, Dave» ribattei. «Gary potrà occuparsi di Nappi questa settimana, poi la prossima ci sarò io. In ogni caso abbiamo scorte in eccesso di birra artigianale: cominciamo a consumare quelle, intanto.»

«E domani sera?»

«Nadine ha chiesto dei turni in più. Può coprire un po’ di momenti morti.»

Dave nascose il viso tra le mani.

«Ti odio» mi disse.

«No, non è vero.»

«Invece sì. Prenditi la tua settimana. Se siamo ancora qui quando torni, mi devi un favore. Mi devi un favore enorme.»

La serata non aiutò certo a migliorare l’umore di Dave. Qualcuno cercò di rubare la schiuma di birra ornamentale dalla sala da pranzo, e noi ci accorgemmo che era sparita solo quando il ladro stava per uscire dal parcheggio con la schiuma che fuoriusciva dal finestrino del passeggero. Fummo assaltati da fanatici dei cocktail, al punto che persino Gary, uno tra i più esperti in materia, era stato costretto a consultare il compendio con gli appunti che tenevamo sotto il bancone. Gli studenti ordinavano giri di Cherry Bomb e Jaeger Bomb, mentre l’odore nauseante di Red Bull impregnava l’aria. Cambiammo quindici barilotti, tre volte in più della media, anche se eravamo ancora lontani dal record di ventidue.

Per giunta, c’era anche odore di sesso nell’aria. Seduta in fondo al bancone c’era una cinquantenne che non avrebbe potuto apparire più rapace neanche se avesse avuto artigli e denti affilati, e ben presto venne affiancata da altre tre a formare un branco. I baristi le soprannominarono le «Flossies» in ricordo di una semimitica rappresentante di prodotti dentali che pareva avere elargito, nel corso di un’unica serata, servizi nel parcheggio a una sfilza di uomini. Alla fine attirarono un paio di Mr Muscolo, due macho il cui dopobarba faceva a gara di fragranza con l’odore aleggiante di Red Bull. A un certo punto pensai di innaffiarli con una pompa per calmare i bollenti spiriti, per fortuna non fu più necessario visto che decisero di andare a cercarsi un angolo più nascosto della città.

All’una di notte i quindici componenti dello staff erano esausti, ma la gente non se ne voleva andare a casa.

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