Cuori in trappola by Jennifer Hillier

autore:Jennifer Hillier [Hillier, Jennifer]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fazi Editore
pubblicato: 2021-12-10T14:05:19+00:00

18

Stuzzicadenti negli occhi. È questa la sensazione che ha Geo dopo un sonno breve e terribile. L’orologio interno l’ha svegliata alle 5,45, cioè l’ora in cui suonava sempre la campana a Hazelwood, a segnare l’inizio di un’altra giornata deprimente. È rimasta ancora agli orari del carcere. Sorpreso nel vederla in cucina così presto, suo padre le ha ricordato che forse le ci vorrà un po’ per abituarsi alla vita “normale”.

Ma quale cazzo è la sua vita normale?

Geo è al secondo Starbucks grande della mattina quando incontra lo sguardo di uno dei responsabili per i mutui della banca locale, una donna sgarbata che sembra aver provato antipatia per Geo dall’istante il cui il suo nome è comparso sullo schermo. Geo ha chiesto di vedere qualcun altro, ma siccome non aveva un appuntamento, si è beccata questa tizia.

«Non posso darle l’approvazione per un mutuo», dice la donna, unendo le mani in grembo. «Mi dispiace. Potrebbe provare in un’altra banca, ma probabilmente le diranno la stessa cosa».

Non c’è nessuna targa sulla scrivania, ma la donna tiene il diploma della Puget Sound State University incorniciato dietro di sé alla parete. Mona Sharp. Laurea in finanza con scienze della comunicazione come materia complementare, conseguita tre anni dopo Geo. Be’, Mona Sharp, le tue capacità di comunicazione fanno schifo.

«Non ho bisogno di molto», dice Geo. «Come può vedere, ho abbastanza per dare il sessantacinque per cento di anticipo sul prezzo di una casa da...».

«Mi dispiace».

«Ho mantenuto un credito eccellente», dice Geo, tenendo il respiro regolare e costante. «Sono già stata proprietaria di due immobili. E ho un conto corrente presso questa banca da quando avevo dodici anni. Se questo significa qualcosa per lei».

«Apprezziamo senz’altro la sua fedeltà...».

«Allora voglio parlare col direttore».

La donna sospira, poi esce dall’ufficio. Ritorna qualche minuto dopo con l’uomo di mezza età che Geo sperava di vedere quando è entrata lì. Harry Rudnick è il direttore di quella filiale da oltre vent’anni. È anche un amico di suo padre.

«Georgina, vieni pure nel mio ufficio», dice Harry. «Parleremo lì».

Lei lo segue, lanciando uno sguardo eloquente a Mona Sharp mentre passa. La donna arretra di un passo, temendo evidentemente che Geo possa avere una lama nascosta nel reggiseno. Geo strabuzza gli occhi.

L’ufficio di Harry Rudnick è un po’ più grande, con vista sul parcheggio sottostante. Chiude la porta. «Accomodati», dice, battendo la mano sulla sedia di fronte alla sua scrivania prima di mettersi a sedere dall’altra parte. «Come sta Walt? Contento di averti a casa, scommetto».

«Sta bene», dice Geo. «E sono sicura di sì, però ho bisogno di un posto mio, Harry».

«Se almeno l’avessi portato con te», dice il direttore, tamburellando con le dita sul tavolo. «Non possiamo darti un mutuo, Georgina».

Le s’irrigidisce la schiena. «E perché no?».

«Non hai un lavoro, tanto per cominciare».

«Ne troverò uno», dice Geo. «E non capisco perché sia un elemento determinante, se do come anticipo due terzi della cifra. Se non pago ogni mese, vi prendete la casa. Piuttosto semplice. So che in passato avete già approvato dei mutui basati sul patrimonio anziché sul reddito.

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