Dalla testimonianza alla sentenza by Rino Rumiati;Carlo Bona;

Dalla testimonianza alla sentenza by Rino Rumiati;Carlo Bona;

autore:Rino, Rumiati;Carlo, Bona; [Rumiati, Rino Bona, Carlo ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Diritto, Guide
ISBN: 9788815353016
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2019-08-15T00:00:00+00:00


4. L’euristica della disponibilità

Torniamo sull’art. 156 cod. civ. La norma, nel prevedere che il giudice, pronunciando la separazione, stabilisce il diritto del coniuge debole a un assegno di mantenimento, non precisa i criteri che devono orientare la liquidazione. La dottrina e la giurisprudenza hanno cercato di elaborare un sistema di concetti entro il quale deve inserirsi la commisurazione. Si sostiene che l’assegno deve essere commisurato al tenore di vita goduto dal coniuge «debole» in costanza di matrimonio, che si deve tener conto delle sue condizioni economiche, sia rispetto ai redditi, sia alle disponibilità patrimoniali, che, d’altro canto, vanno considerate le condizioni economiche del coniuge obbligato. Tali concetti, elaborati da dottrina e giurisprudenza per la commisurazione dell’assegno, lasciano ampio spazio al giudice. Le maglie del sistema sono larghe. In questo senso la decisione del giudice non è ben confinata, «strutturata» dalle regole. Perciò la ridotta praticabilità cognitiva della razionalità «olimpica» lascia il passo alle euristiche. Lo spazio per queste ultime è così ampio che non vanno a incidere sul giudizio solo in via diretta, incidendo sulla decisione del giudice, ma sovente anche in via indiretta, incidendo sulle decisioni degli altri attori del processo.

Ciò è evidente se si considera la seconda euristica, quella della disponibilità o evocabilità.

Questa si basa sul normale funzionamento della mente e sulla conoscenza implicita che gli individui hanno dell’attività mnestica. Gli individui sovente formulano le loro stime sul numero dei casi o di esempi dell’evento che vengono loro in mente, assumendo che la numerosità degli esempi evocati corrisponda alla frequenza con cui quegli eventi si sono verificati. Quanto più numerosi saranno gli eventi ricordati, tanto più saranno ritenuti probabili.

I fattori in grado di generare l’euristica sono stati ampiamente studiati da Tversky e Kahneman [1974]. In un esperimento si è presentato a dei soggetti un problema analogo a quello riportato di seguito:

Considerate la lettera R. In una parola del vocabolario inglese la lettera R è più probabile che compaia:

– in prima posizione?

– in terza posizione?



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