Dante by Guglielmo Gorni

Dante by Guglielmo Gorni

autore:Guglielmo Gorni [Gorni, G.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Economica Laterza
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2009-01-19T23:00:00+00:00


Bibliografia

Michele Barbi, La data della «Vita Nuova» e i primi germi della «Commedia», in Id., Problemi di critica dantesca. Prima serie (1893-1918), Firenze, Sansoni 1934 (reprint 1975), pp. 99-112. Arrigo Castellani, Sul codice Laurenziano Martelliano 12, in Sotto il segno di Dante. Scritti in onore di Francesco Mazzoni, a cura di Leonella Coglievina e Domenico De Robertis, Indici a cura di Giuseppe Marrani, Firenze, Le Lettere 1998, pp. 85-98. Sandro Bertelli, Nota sul canzoniere provenzale P e sul Martelli 12, in «Medioevo e Rinascimento», Annuario del Dipartimento di studi sul Medioevo e il Rinascimento dell’Università di Firenze, xviii / n. s. xv, 2004, pp. 369-375.

Giorgio Inglese ha contestato in parte (per lui è dubbia la consistenza di β e del gruppo x in esso) l’albero di Barbi della Vita Nuova in quanto bipartito, in Appunti sulla bipartiticità stemmatica nella tradizione delle opere di Dante, in Studi sulle società e le culture del Medioevo per Girolamo Arnaldi, a cura di Ludovico Gatto e Paola Supino Martini, i, Roma, All’insegna del Giglio 2002, pp. 245-254 (alle pp. 245-248).

Nella controversia sulla dedica/invio al Cavalcanti, prende partito decisamente, ma forse troppo perentoriamente, per la prima ipotesi Brugnolo, in Furio Brugnolo e Roberto Benedetti, La dedica tra Medioevo e primo Rinascimento: testo e immagine, in I margini del libro. Indagine teorica e storica sui testi di dedica, Atti del Convegno internazionale di studi, Basilea, 21-23 novembre 2002, a cura di Maria Antonietta Terzoli, Roma-Padova, Editrice Antenore 2004, pp. 13-54 (alle pp. 31-37): secondo il mio parere, l’espressione non è troppo distante da «A ciascun’alma presa e gentil core / nel cui cospecto ven lo dir presente» (Vita Nova 1. 21 [iii 10], vv. 1-2). Su una presunta silloge cavalcantiana di nove sonetti, cfr. Guglielmo Gorni, Una silloge d’autore nelle rime del Cavalcanti, in «Critica del testo», 4, 2001, 1, pp. 23-39. Per la ballata conservata nel Palatino 418 cfr., I canzonieri della lirica italiana delle origini, vol. iii, Il canzoniere Palatino, a cura di Lino Leonardi, Firenze, sismel - Edizioni del Galluzzo 2000 (ipotesi del Monaci: scambio di autore e destinatario); e per le ballate come forma metrica Linda Pagnotta, Repertorio metrico della ballata italiana. Secoli xiii e xiv, Milano-Napoli, Ricciardi 1995. Su Manetto Portinari si veda il mio Guido, i’ vorrei che tu, Manetto ed io (1997), in Dante prima della «Commedia», Fiesole, Cadmo 2001, pp. 43-58. E cfr. Per la «Vita Nova», in «Studi di filologia italiana», lviii, 2000 [ma 2001], pp. 29-48, a cui liberamente attingo, anche se la sostanza del presente capitolo è anticipata soprattutto dall’Introduzione alla mia edizione einaudiana del 1996.

Rinvio a Jean Boutière e Alexander Herman Schutz, Biographies des troubadours. Textes provençaux des xiiie et xive siècles, édition refondue [...] par Jean Boutière avec la collaboration d’Irénée-Marcel Cluzel, Paris, Nizet 1964. In materia di vidas e razos sono importanti i capitoli v e vi di Maria Luisa Meneghetti, Il pubblico dei trovatori, Torino, Einaudi 1992, specie le pp. 216-244, dove si illustra il rapporto tra accessus e vidas.



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