Diario persiano by Anna Vanzan

autore:Anna, Vanzan [Vanzan, Anna]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Intersezioni
ISBN: 9788815332844
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2017-09-14T22:00:00+00:00

I misteriosi templi del fuoco di Zoroastro al crepuscolo

L’odierna fama di Yazd è dovuta soprattutto al suo essere l’ultimo baluardo della religione zoroastriana del paese. Nel centro della città l’importanza di questo culto nell’epoca contemporanea è testimoniata dal tempio che la grande comunità zoroastriana di Mumbai regalò ai correligionari iraniani intorno al 1940: qui fu trasferito il fuoco eterno custodito dai sacerdoti zoroastriani. Il tempio oggi è meta di pellegrinaggio.

Indubbiamente più suggestiva è però la visita agli antichi siti zoroastriani posti a una decina di chilometri fuori città.

Lo zoroastrismo è una religione tendenzialmente monoteistica, in quanto la figura del Dio Ahura Mazda è centrale nel culto. Poiché però la presenza del male nel mondo dev’essere spiegata – Dio non può essere l’autore del male –, ecco la figura di Ahriman, il principio del male. Secondo la teologia zoroastriana, il mondo è costituito dalla lotta perenne del bene contro il male: la luce combatte contro le tenebre, l’acqua contro la siccità, gli animali domestici contro i predatori. Il conflitto è di carattere morale, e anche gli uomini prendono parte a questa lotta, scegliendo di stare dalla parte del bene o da quella del male. La vita stessa è un’incessante lotta tra questi due principi, dentro e fuori di noi: soprattutto, lo zoroastriano deve essere al servizio della verità – la virtù che ha il posto più elevato tra quelle zoroastriane (secondo Erodoto, «dire la verità» è uno dei pochi precetti che i padri persiani insegnano ai figli) – contro la menzogna. Ogni vittoria della virtù è una vittoria contro i demoni, contro il male: ecco quindi che la virtù afferma il suo carattere aggressivo e militante, e, di conseguenza, lo zoroastrismo si configura come una religione che deve essere predicata anche con la spada, in quanto si tratta della sola vera fede salvatrice. La lotta continuerà fino al giorno del Giudizio, quando i poteri del male saranno consegnati nelle mani della giustizia.

Zoroastro riconosce solo due classi di uomini: quelli che sono con lui e quelli che sono contro di lui. I primi sono con Dio e il bene; gli altri con il male. Alla fine della loro vita, i primi vanno in Paradiso, sede di Dio, gli altri all’inferno, sede del male. Dopo la morte, l’anima del giusto aleggia attorno al suo corpo per tre giorni: al quarto sopraggiunge una fanciulla, ovvero la religione dell’anima stessa, che conduce quest’ultima attraverso tre cortili (dei buoni pensieri, delle buone parole e delle buone opere), al termine dei quali sta Ahura Mazda, nella sua dimora di luce eterna, contornato dai suoi arcangeli e dagli spiriti buoni. Per la nuova anima vi sono cibo e altri piaceri, fra i quali un trono appositamente approntato.

Secondo alcuni testi zoroastriani, le anime prima di arrivare ai tre cortili devono superare un’ulteriore difficoltà: si tratta di un ponte da attraversare; le anime buone passano tranquillamente, mentre quelle cattive precipitano nell’abisso infernale sottostante, trascinate dal demonio, che lega le sue vittime con un nodo scorsoio. Le azioni malvagie compiute in

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