Dynasty by Tom Holland

autore:Tom Holland [Holland, Tom]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: History, Ancient, General
ISBN: 9788842823070
Google: w7RJvgAACAAJ
editore: Il Saggiatore
pubblicato: 2017-02-14T23:00:00+00:00

La Campania si era sempre dimostrata particolarmente leale nei suoi confronti. Nei giorni bui delle guerre civili, quando l’Italia intera si era ritrovata sotto la minaccia delle flotte dei pirati, Agrippa aveva ormeggiato le sue navi in un braccio di mare riparato noto come Lago di Lucrino, direttamente sugli allevamenti di ostriche più famosi dell’intera baia, senza badare ai danni causati. Una volta terminato il conflitto, tuttavia, la flotta era stata spostata in una nuova base presso un promontorio vicino, in modo da ridurre al minimo i danni alle conchiglie. Il golfo di Napoli, luogo gradevole e squisitamente costoso, era divenuto il principale ornamento della pace preservata da Augusto. Persino le creature degli abissi erano emerse in segno di plauso: come inviato dagli dèi per proclamare l’inizio di una nuova era, un delfino aveva fatto amicizia con un fanciullo che abitava nei pressi del Lago di Lucrino, tanto da portarlo a scuola tutti i giorni. La storia, che sembrava ripescata direttamente da un mondo fantastico ormai svanito, era un buon esempio dell’attrattiva unica del golfo, che combinava i vertici assoluti raggiunti dalla moda con il fascino peculiare dell’antico. Certo, a un uomo di cultura sofisticato come Tiberio la regione offriva ben più di bagni e ostriche. Per quanto meno ellenica di Rodi, isola in cui si era ritirato molti anni prima, manteneva un’aura dal valore inestimabile: il tocco dei coloni greci che, diversi secoli prima, erano arrivati con le loro navi nella baia e avevano fondato Napoli. In poche parole, nessun altro luogo avrebbe potuto fornire al principe, ormai incupito e stanco, un rifugio altrettanto invitante. Naturalmente, non poteva rinunciare all’incarico affidatogli dagli dèi e dal divo Augusto, ma si trattava di un problema alquanto facile da risolvere. A cavallo, in fondo, la Campania distava un solo giorno da Roma. Un principe dotato dell’intelligenza necessaria avrebbe certamente potuto governare il mondo anche da lì. Gli serviva soltanto una cosa: un rappresentante nella capitale, abbastanza abile e leale da meritarsi la sua fiducia.

Nel 21 d.C., Tiberio aveva già fatto un primo tentativo, trascorrendo gran parte dell’anno in Campania. Ora, passati cinque anni, programmò un soggiorno ancor più lungo. Alla partenza da Roma viaggiava abbastanza leggero, in compagnia di un solo senatore. Il suo seguito comprendeva un’ampia schiera di studiosi e letterati, uomini che condividevano la passione di Tiberio per i più astrusi dettagli della mitologia e che potevano tener testa alle domande di difficoltà esasperante che il principe soleva porre ai suoi ospiti. Nel gruppo cavalcava anche l’immancabile Seiano, suo devoto braccio destro. In qualità di delegato del principe nella capitale non poteva assentarsi a lungo, ma il corteo avanzava comunque senza fretta. Un centinaio di chilometri a sud di Roma, Tiberio lasciò la via Appia per imboccare una strada secondaria che conduceva alla costa. Qui, ad attenderlo sul litorale, si trovava un’immensa tenuta: la villa di Spelunca (Sperlonga). Le dimensioni, tuttavia, non erano l’unico aspetto del complesso che ne rispecchiava la grandiosità. Al di fuori delle aree residenziali, in cima

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