E questa casa diede alle fiamme by William Styron

autore:William Styron [Styron, William]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2021-01-19T12:00:00+00:00

VI

Il giorno seguente Poppy convinse Cass ad andare da un dottore. Lo studio si trovava in un edificio d’aspetto lussuoso, in fondo alla Rive Droite; il dottore, un austriaco flemmatico e scrupoloso dalla fronte solcata di rughe, auscultò il cuore di Cass, gli misurò la pressione del sangue, scrutò attentamente nelle sue orecchie ed esaminò il suo stomaco ai raggi X: infine, dopo averlo visitato da capo a piedi, e dopo aver ascoltato una succinta relazione delle sue più recenti dissipatezze, venne in tutta schiettezza alle conclusioni. In un francese sbalorditivo, accentuando pesantemente i gorgoglii delle erre e delle gi, spiegò a Cass che, fatta eccezione forse per l’ulcera, lui era sano e robusto come un cavallo da tiro; ma restava il fatto che anche un cavallo poteva finire con l’ammazzarsi se invece di mangiare avena beveva, per un periodo di tempo sufficientemente lungo, nient’altro che cattivo cognac. Nessuna meraviglia che avesse avuto delle crisi di ansia (Cass era stato solo capace di accennare quant’era brutta quell’“ansia”); la mente, dopotutto, non era un’entità distinta e separata dal corpo. Chi sciupava la propria ricchezza in gioventù avrebbe vissuto soltanto per rimpiangerla. «Smetta di bere!» disse in inglese, con la sua pronuncia: «Stop trinking!» e prescrisse due mesi di una cura vitaminica, e una settimana di blandi barbiturici per dormire, e una nuova specialità, la Pro-Banthine, per calmare l’ulcera, che d’altra parte non pareva poi così grave. In ultimo, mentre Cass si apprestava a uscire, il dottore sembrò come addolcirsi; e deponendo quella sua aria di professorale riservatezza, mise una mano sul braccio di Cass e gli disse, affabile: «Non sia sciocco, lei è ancora giovane». E gli prese cinquemila franchi per la visita, più di quanto avrebbe pagato in Park Avenue, il che lo fece sentire irragionevolmente vecchio.

Per tutto il resto del mese di maggio e poi nei primi mesi dell’estate, Cass si sottopose a un regime che lui stesso doveva poi chiamare il suo periodo di “piatta moderazione”. Non fu una cosa facile: ci volle molta più forza di volontà di quanta lui non credesse di possedere, ma ci riuscì, entro certi limiti, almeno; e cominciò a sentirsi riposato e disteso come da molto tempo non gli capitava. Obbedì alle istruzioni del dottore, non proprio alla lettera, ma quasi. Prese esattamente quattro pastiglie di vitamina, e poi dimenticò le altre, che alla fine si squagliarono e si agglutinarono come caramelle sulla mensola del bagno. Ma fu molto scrupoloso con il balsamo antiulcera, che in breve tempo pareva aver messo a tacere i morsi dolorosi del suo ventre. E poi, cosa più importante di tutte, abbandonò totalmente il brandy omicida. In luogo del brandy bevve vino. Per la verità non era esattamente questo che gli aveva ordinato il dottore; ma era molto meno nocivo del cognac, e gli consentiva di continuare a vedere Parigi avvolta in un roseo, romantico splendore. Ricominciò a mangiare. Ricominciò a lavorare: non proprio con entusiasmo forse, perché quel che lo bloccava prima, qualsiasi cosa fosse, seguitava

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