Eguaglianza by Aldo Schiavone

Eguaglianza by Aldo Schiavone

autore:Aldo Schiavone [Schiavone, Aldo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: History, General
editore: Giulio Einaudi Editore
pubblicato: 2019-11-19T16:00:00+00:00


12. Democrazia americana.

Ma questa augusta dignità di cui parlo non è la dignità dei re e degli abbigliamenti, ma quella traboccante dignità che non ha investitura di drappi [...]. Quella democratica dignità che, su tutti, irradia senza fine da Dio, da Lui! Il grande Dio assoluto! Il centro e la circonferenza di ogni democrazia! La sua onnipresenza, la nostra divina eguaglianza! [...].

Tu, dunque, confermaci in quella dignità contro tutti i critici mortali, o giusto Spirito dell’Eguaglianza, che hai disteso sopra tutta la mia specie un regale mantello di umanità! Confermami in essa, Tu, o grande Iddio democratico231.

È Herman Melville a scrivere, in una pagina di Moby Dick, uscito a New York nel 1851 (sta tratteggiando le qualità fisiche e morali di Starbuck, il primo ufficiale del «Pequod»). E il Dio democratico ed egualitario da lui invocato era senza dubbio un Dio americano.

Fra la Costituzione del 1787 e la guerra civile, i percorsi politici degli Stati Uniti si sarebbero sviluppati in modo tutt’altro che lineare, ed erano stati in molti in quel periodo a cercare di separare la Repubblica dalla democrazia: la prima si sarebbe distinta a loro giudizio «piú completamente da una democrazia, di quanto una democrazia da un dispotismo»232, come aveva affermato Fisher Ames – un eminente avvocato e parlamentare del Massachusetts – agli inizi del secolo. A proporne una versione apertamente conservatrice, se non proprio oligarchica (credo sia indubitabile che un tratto che potremmo definire aristocratico – a volte piú esplicito, a volte quasi interamente sommerso – attraversi tutta la storia americana). E tuttavia, sarebbe difficile dubitare che gli Stati Uniti si presentassero agli occhi dell’Europa, e fossero sentiti dalla maggioranza dell’opinione pubblica interna, come il primo grande esempio di governo democratico dei tempi moderni.

Il governo adottato qui è una democrazia. È bene per noi comprendere questa parola, cosí messa in ridicolo dai nemici stranieri del nostro amato Paese. La parola democrazia è formata da due parole greche, una significa il popolo, e l’altra il governo che è nel popolo [...]. Amici miei, non dobbiamo mai vergognarci della democrazia!233,

proclamava nel 1809 Elias Smith – un predicatore religioso molto noto all’epoca.

Ma democrazia, nella veduta americana, implicava eguaglianza: Melville, nella sua invocazione, metteva insieme, nella stessa immagine, «democrazia» e «divina eguaglianza», stabilendo fra loro una connessione quasi sinonimica. Ritornava, nel crogiuolo di quella realtà, nel fervore della trasformazione che aveva completamente cancellato l’antico volto coloniale e monarchico della società americana, la coppia cruciale già emersa nel pensiero antico, e ripresa, come abbiamo visto, da una parte dell’Illuminismo europeo del XVIII secolo. Era l’esperienza del tempo che si rifletteva nella passionale retorica di Melville: e ha perciò ragione Gordon Wood quando scrive che «nei decenni successivi alla Dichiarazione d’Indipendenza, gli Stati Uniti divennero la nazione piú egualitaria nella storia del mondo»234.

Ed è infatti esattamente cosí – come la nazione piú egualitaria nella storia del mondo – che essi apparvero allo sguardo curioso e inquieto di Alexis di Tocqueville, appena sbarcato nel Rhode Island dalla nave che lo aveva trasportato da Le



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