Everest Solo by Reinhold Messner

Everest Solo by Reinhold Messner

autore:Reinhold Messner [Messner, Reinhold]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Corbaccio
pubblicato: 2020-06-17T10:18:09+00:00


29 luglio 1980

Cari genitori,

non riesco a immaginare come questa lettera vi possa raggiungere, visto che non esistono collegamenti postali prima che noi torniamo a Pechino. Questo, più che una lettera, è un tentativo per cercare di parlare con voi.

Questa volta è tutto diverso dagli altri viaggi, siamo così lontani dai luoghi abitati. Ci siamo abituati all’idea di non ricevere posta, e infatti non ci manca. È passato esattamente un mese da quando siamo arrivati qui a Rongbuk e abbiamo installato il nostro campo base. È una piana stupenda, incontaminata e libera. Talvolta sui declivi sassosi passa qualche yack dei villaggi più in basso o qualche gruppo di nomadi. Il violento torrente glaciale che passa accanto al nostro campo cresce giorno per giorno. Alla testata della valle c’è il Chomolungma. Così i tibetani chiamano l’Everest, mentre il nome nepalese è Sagarmatha. Esso domina questo territorio come pure domina la nostra vita attuale.

Abbiamo montato tre campi. Questo, dove in questi giorni stiamo riposando, è il più basso e il più grande; lo chiamiamo campo base di Rongbuk. Qui rimangono Tsao, l’interprete, che noi spietatamente ma giustamente abbiamo soprannominato brainless (senza cervello) e Cheng, il nostro ufficiale di collegamento, un uomo gentile. Nessuno dei due fino a ora ci ha accompagnato ai campi più alti. Tsao perché non è abituato ad andare in montagna e sui ghiacciai; Cheng, che invece è un buon alpinista, deve rimanere giù perché Tsao ha paura a restare da solo al campo base. Questo è comprensibile, lui viene dalla città e qui si aggirano lupi, capre selvatiche e yack.

Il campo successivo consta di una tendina a due posti a 6000 metri, posta sul Ghiacciaio Orientale di Rongbuk, nel punto in cui gli alpinisti cinesi e giapponesi durante le ultime grandi spedizioni avevano eretto il secondo campo. La tenda è stata adibita a deposito di provviste, medicinali e stoviglie e la chiamiamo campo intermedio. Si trova sulla via per il campo base avanzato.

Questo campo più alto è esattamente nello stesso punto del terzo campo delle spedizioni precedenti, a 6500 metri, proprio sotto il ripido pendio solcato da crepacci che porta al Colle Nord. Anche questo luogo ai piedi della ripida parete nord-est dell’Everest è grandioso. Con uno yack abbiamo portato su le provviste per un mese.

Appena il tempo migliora e la temperatura scende, speriamo presto, io e Reinhold torneremo al nostro campo alto a 6500 metri. Ciò di cui abbiamo bisogno sono giornate calde e notti fredde, così la superficie della neve diventa dura. Reinhold deve essere molto cauto perché è solo e il pendio sotto il Colle Nord è piuttosto pericoloso: slavine, grossi crepacci, passaggi verticali.

Ho sempre paura quando da sotto lo vedo arrampicarsi sempre più su, minuscolo, nella neve alta tra i crepacci. Tuttavia ho fiducia nelle sue capacità di giudizio e nella sua abilità. Da quando ho visto con quale velocità ha salito i 500 metri fino al Colle Nord, sono più tranquilla. Reinhold vorrebbe raggiungere la vetta dal campo base avanzato in tre, massimo quattro giorni.



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