Fidel Castro. L'ultimo re cattolico by Loris Zanatta

Fidel Castro. L'ultimo re cattolico by Loris Zanatta

autore:Loris Zanatta [Loris Zanatta]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Salerno Editrice Roma
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


54. NAPOLEONE A LUANDA

Nel 1977 Fidel visitò l’Angola: fu una marcia trionfale; sembrò un imperatore in visita nelle nuove province. Coi suoi uomini, indulse nell’autocelebrazione: qualcuno lo trovò esagitato, instabile. Ma dietro l’euforia covavano preoccupazioni: il costo in vite e denaro era assai piú alto, l’intreccio coi conflitti regionali assai piú complesso, la fine della guerra assai piú remota del previsto. Voleva il ritiro, ma se il MPLA crollava? Se l’Angola dovesse fallire, disse a Neto, subiremmo un tremendo colpo morale. Era seccato con gli alleati: toccava far tutto ai cubani! Al mondo raccontò che Cuba non partecipava alla guerra civile; mentiva: finora le nostre unità sono state le uniche a combattere i «banditi», disse a Honecker. Non può durare! Morivano civili, inclusi donne e bambini. Tale era il labirinto in cui s’era ficcato, che ne trasse le conseguenze: macché ritiro. Rinforzi!184

Agli angolani in piazza raccontò un’altra storia: siamo qui per difendervi dai nemici esterni. FNLA e UNITA? Fantocci. Cercò di rassicurarli: rispettiamo la vostra sovranità. Parlò loro come ai sudditi cubani: «bisogna» curare i raccolti; «bisogna» lavorare, «bisogna» essere disciplinati. Era ospite, ma ordinava! Il dialogo con Neto fu illuminante: vi daremo ciò che abbiamo; ma aiutateci a convincere tutti che nemico è l’Occidente, amico il socialismo. A ognuno diede un voto in pagella: la Tanzania non gli piaceva: troppo «inglese». Neto ascoltava: del resto dell’Africa sapeva poco, notò Fidel; lui era la sua fonte.185

L’eco delle ovazioni durò poco: due mesi dopo, un tentato colpo di Stato fece scorrere altro sangue a Luanda. I cubani salvarono Neto, ma i golpisti erano del MPLA: il ginepraio era un nido di vipere. Seguí una terribile ondata di terrore; i cubani fecero la loro parte. Poiché il ritiro era impensabile, i costi divennero permanenti e insostenibili: era ora che l’Angola pagasse i servizi ricevuti; lo sforzo ci è costato centinaia di milioni di dollari, disse Fidel; non possiamo permettercelo; inviava già aiuti a oltre dieci paesi. Chiedeva pagamenti in valuta, gli angolani offrivano beni. Oltre i costi c’erano i morti: ordinò di non rimpatriare le salme.186

Rimanere in Angola acuiva ancor piú la tensione con gli angolani. Le FAPLA erano indisciplinate: i cubani non facevano che lamentarsene. Vendevano informazioni a UNITA, che le usava contro di loro: tra angolani si intendevano meglio che coi liberatori d’oltremare. Fidel sapeva che UNITA era popolare, ma non voleva sentir parlare di compromesso tra gruppi etnici: era lí a convertire l’Africa al socialismo, a espandere le frontiere della sua cristianità.187



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