Fiori per un vagabondo by Gianni Simoni

Fiori per un vagabondo by Gianni Simoni

autore:Gianni Simoni [Simoni, Gianni]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Tea
pubblicato: 2016-05-04T22:00:00+00:00


Capitolo 11

Si allontanò di un centinaio di metri. Appena fu fuori vista, si sedette su una panchina all’ombra, al limitare del piccolo parco pubblico. Tolse di tasca agendina e cellulare e fece il numero del matrimonialista, un amico di famiglia che conosceva da sempre. Gli bastò presentarsi perché una segretaria glielo passasse subito.

«Ciao, Carlo, è una vita che non ci si vede. Mi volevi salutare o è una chiamata professionale?»

«L’una cosa e l’altra, Bruno», rispose Petri.

«Nessun problema con Anna, mi auguro.»

«No, tranquillo, con Anna, nel complesso, fila tutto abbastanza liscio. Il versante professionale riguarda altri, e mi scuserai se per telefono ti do soltanto informazioni sommarie, ma temo che mi si stia scaricando la batteria del cellulare. Per fartela breve: con ogni probabilità, ti telefonerà per un appuntamento una certa signora Gregotti, moglie di un architetto che ha fatto perdere le sue tracce da quasi due anni. La tizia, che mi ha destato non poche perplessità, vorrebbe che questa forzata separazione di fatto si trasformasse in separazione legale per poi divorziare, anche se all’ultimo ha mostrato qualche dubbio. Vorrei che tu la conoscessi e mi dessi una valutazione. Quanto alla separazione legale non so se sia praticabile, tu sai che mi sono sempre interessato d’altro. Ti chiedo, però, di riceverla, starla a sentire e fissarle un altro appuntamento più in là, prospettandole la fattibilità della cosa. Prendi un po’ di tempo, insomma. Dimenticavo di dirti che forse verrà a mio nome, ma con questo non sentirti obbligato a farle un trattamento di favore. Trattala come una cliente qualsiasi, voglio dire. Sono stato chiaro?»

«Criptico, come al solito, ma è una tua caratteristica che ti ho sempre perdonato. Ti interessa altro?»

«Magari richiamami, una volta che sarà venuta. Meglio se a casa. Confronteremo così la versione della storia che darà a te con quella che ha dato a me stamattina. Potrebbe essere istruttivo.»

«Una sola domanda: le ragioni del tuo interessamento per questa povera signora sola e abbandonata? A me lo puoi anche dire.»

«Nessuna ambiguità, Bruno, te lo assicuro. Con questa Gregotti sono venuto in contatto nell’ambito di un’indagine che sta conducendo la Polizia, con la quale a volte mi capita di collaborare in via ufficiosa.»

«Carlo, quando ti deciderai a metterti in pensione?»

«In pensione ci sono già da qualche anno.»

«Questo lo so. Intendevo a metterti in pensione davvero.»

«Forse mai. O quando mi renderò conto di essere rimbecillito del tutto.»

«C’è tempo, allora. Auguri, e salutami Anna. Ci sentiamo.»

Era rinfrescato. Poteva anche andare a casa a piedi e, spento il cellulare, si avviò verso il centro.

A un tratto si accorse che stava fischiettando. La faccenda iniziava a prendere forma, e dentro di sé sentiva l’antica eccitazione che sempre lo prendeva, quando nel corso di un’indagine complessa intravedeva la possibilità di venirne a capo.

Arrivò in via Cairoli quasi insieme ad Anna e insieme imboccarono il portone.

«Ciao, caro. O sei tu in anticipo o io in ritardo. Dovrai pazientare un momento, mentre preparo il riso in bianco che non ti ho fatto a pranzo.»

«Perché riso in bianco?»

«Per rimetterti a posto lo stomaco dopo quella pizza.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.