Giornale di viaggio in Calabria (Italian Edition) by Giuseppe Maria Galanti

Giornale di viaggio in Calabria (Italian Edition) by Giuseppe Maria Galanti

autore:Giuseppe Maria Galanti [Galanti, Giuseppe Maria]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788849819052
editore: Rubbettino Editore
pubblicato: 2011-12-15T08:00:00+00:00


La piana di Lamezia. Maida e Nicastro

Partimmo da Monteleone la mattina de’ 10: *si scorse in piano il resto del Poro a vista del mare e degli alberi*; ci fermammo per un’ora all’osteria del Fico ed arrivammo a Maida verso le 20 ore. La campagna traversata è assai bella ma nella massima parte incolta149. La strada è sempre piana, con qualche piccola discesa verso la piana di Maida.

La piana di Maida150 comunica con quella del Marchesato per mezzo di una stretta vallata interrotta da una picciola collina detta il colle di Caraffa e Marcellinara. Questo colle è composto di sabbia e di arena. Esso si coltiva e va di giorno in giorno disfacendosi. Questo colle forma il punto di divisione delle acque, delle quali parte scorrono al Jonio parte nel Tirreno.

Per questa vallata potrebbe essere tirata una strada che facesse comunicare le due marine151. Dalla marina di Catanzaro dovrebbe passare per la Roccelletta, dentro Borgia, per la pianura di Girifalco, passo di Santa Lucia. Da qui potrebbe prendere due direzioni, una per la pianura di Vena l’altra per la calata di Santa Lucia: ambedue mettono nella pianura di Maida donde si può portare alla marina nel luogo che può essere più opportuno al commercio. Questa strada è di agevole costruzione. Fra la marina di Catanzaro e la Roccelletta passa il fiume Corace.

La catena delle montagne152 che divide la provincia di Cosenza da questa di Catanzaro153 è composta di vari generi di pietre forti; l’altra catena dopo la vallata sopra cennata comincia da Squillace e tira senz’interruzione fino a presso a Maida. Da questi monti si dirigge verso la Serra pel centro della provincia e continua verso Aspromonte, tirando un braccio verso Palmi che chiude la piana dal lato della regione di Reggio. *La catena delle montagne viene da Campo Tenese e corre lungo il littorale Tirreno; indi divide la Calabria cosentina dalla meridionale quasi muro e gira per tutto il Marchesato.

Da Nicotera comincia un altro braccio di montagne basse lungo il mare fino alla pianura di Maida. Su di questo braccio è posto Monteleone. Queste basse montagne sono composte di terre pille o arenose e vanno prive di alberi*.

Le montagne che da Squillace vengono fino a Maida sono pille ed arena154. Sono esse coltivate nelle basse pendici a grano ed ulivi, nelle parti superiori a frumentone e germano, verso le cime sono ingombre di faggi.

La piana di Maida è di terre forti feracissime. Oggi in massima parte sono coperte di arena e sabbia depositatevi dalle inondazioni dell’Amato155. Questi disastri hanno origine dalle coltivazioni delle montagne, specialmente dalla coltura che si fa nel bosco di Carrà, [sito nel] territorio di Maida, e nel colle di Garaffa.

Il gesso vi abbonda sotto Maida156. A Gimigliano, stato di Tiriolo157, vi è un bel marmo che si approssima al serpentino, ma non si sa lastrare. A Marcellinara vi è abbondanza di lapis specularis158.

Le parti per la pianura di Maida e le montagne sono coltivare ad ulivi, viti, grano, gelsi in poca quantità, lini159. Questa piana di Maida è uno de’ più be’ luoghi della Calabria, capace di ogni genere di prodotti.



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