Gnanca una busia by Clelia Marchi

Gnanca una busia by Clelia Marchi

autore:Clelia Marchi [Marchi, Clelia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Il Saggiatore
pubblicato: 2024-02-12T23:00:00+00:00


‹ Cose vere quando è morto mio marito 1972 ›

Sapprò abituarmi a non vederti più???

Sapprò a rassegnarmi al mio dolore???

Sapprò fingere di essere felice???

Sapprò dire alla gente che è stato il destino…

Non ti cancellerò mai dal mio cuore;

come una bimba cancella con

la gomma la parola sbaliata;

che nel mio cuore: il tuo nome ‹ Anteo ›

non l’ò cancellerò mai!!! poi mai!!!

Anche se vò à cancellare le cose che si

deve dimenticare; ma io non l’ò…

cancellerò mai! Il tuo cuore che avevi

per mè;… Che à ritrovarsi sola al

buio come un povero cagnolino…

Non è facile à reagire…

Poi tè l’ò detto tante volte e tante volte;

tante volte 1.2.3.4.5. volte…

Ma quando il mio cuore sarà stanco;

smetterà di battere: mi addormenterò,

e mi svelierò lassù; solo all’ora…

Potrò essere vicino a chi un tempo…

Mi aveva tanto amata…

Che mai dimenticherò…

Che avevamo tutte le nostre cose in comune…

Come ò detto scriverò il mio pianto

sù à quella pagina nera…

che mai nessuno leggerà o potrà leggere

Queste scritte sono il mio passa tempo

Di notte che poco sò dormire…

Clelia Marchi

‹ Caro mio sole ›

Caro mio sole

quanto sei bello

al mattino…

Sei bello fresco

colore oro…

sei felice come la gente

che vanno al lavoro

e piano piano ti metti

in cammino: pure lò sai

che è il tuo destino…

camminare camminare

piano, piano, piano…

raccoliere tutte le parole

del villano…

L’e Preghiere: le ingiurie

le lacrime i patimenti

i buoni i cattivi e gli imprudenti;

Con i tuoi raggi…

vai in tutte le case…

Piano, piano, piano;

a tutti vuoi dare una mano

sempre andando più piano,…

Così accontentiamo il ricco

e il villano, ma tutto

ad un tratto…

Tutto!!!

Ti metti nel sacco…

e in fondo in fondo…

vai giù, fino domani a

l’alba ‹ Caro mio sole ›

Non ti vedo più.

‹ Essere tristi ›

Essere tristi non è difficile…

però se tù non l’ai mai provato:

guarda negli occhi miei…

Là troverai il vuoto

il colore della solitudine…

Guardami negli occhi…

là, troverai là tristezza

e quel pianto…

Che non ò mai lasiato!!

Altrimenti non guardarmi;

è solo qualche lacrima

lucicata…

Scriverò per chi

non c’è più…

inutili poesie…

Scriverò il mio pianto

sù quella pagina nera…

che mai nessuno!!…

nessuno!!

Potrà leggere.

C.M.

‹ Quando morirò ›

Quando morirò

quanti amici troverò…

Per primo Tè…

Marito mio…

Vicino à mè…

Poi tanti amici

chi poveri…

chi ricchi.

non vedrò più il sole:

lè stelle…

la luna…

Mà mi basta d’una

una sola!!!

Essere vicino

à te…

Che più di te

altro non c’è…

Più di Tè

Altro Non

cè

‹ Povero autunno ›

Mentre sono in casa da sola guardo fuori

dalla finestra di casa mia, vedo tutte lè foglie

ingiallite che cadono una dopo l’altra…

‹ una dopo l’altra › anche l’oro anno una vita;

vedo le cancellate che inruginiscono…

si avvicina l’inverno; mi fà ricordare

quando mia zia raccontava le belle…

favole à noi bambini nelle stalle…

il lume che si spegneva dal suo olio è filo;

quella benedetta lumiera che si asiugava

dal suo petrolio è stoppino: à poco; à poca.

Ma nella notte si sente un canto lontano…

lontano; è un canto di un eccò felice…

Che pure io non ò più…

vorrei tornare in dietro, rubare un giorno

di felicità, per farmi un presentimento!!!

E potere dire finalmente il sole batte sulle

mie finestre! Ma sarebbe comoda

la vita, che ci fosse solo cose belle

nel mondo; mà male in cuore sono

più brutte che belle!!!!!

E tutti ne abbiamo, e nessuno li può

Neanche con là gomma…

Che orrore; che orrore…

l’infelicità

‹



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