Ho osato vincere by Francesco Moser & Davide Mosca

Ho osato vincere by Francesco Moser & Davide Mosca

autore:Francesco Moser & Davide Mosca [Moser, Francesco]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852064708
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


VIII

Lo sceriffo innamorato

Mi hanno ribattezzato «lo Sceriffo». Quando ti danno un soprannome «ufficiale» significa che hanno pronunciato molte volte il tuo nome, e altrettanto contano di fare in futuro. Per questo un solo appellativo non basta, ce ne vuole un altro: Merckx era il Cannibale, Coppi il Campionissimo. Sto parlando di un soprannome di peso e prestigio, e non di un semplice nomignolo. Un titolo che incuta timore agli avversari e riempia d’orgoglio i tifosi.

Mi sono guadagnato la qualifica di Sceriffo per il carisma che mi contraddistingue all’interno del gruppo. Non ho nessun alleato, ma molti amici. Godo di grande rispetto e considerazione, anche se dopo la prima pedalata diventano tutti miei avversari. Tra una corsa e l’altra, però, è su di me che fanno affidamento per le battaglie comuni. Sollevano gli occhi dal manubrio e sanno di trovare in quell’intrepido, integerrimo e un po’ folle di Moser un sicuro punto di riferimento.

È sempre la mia voce ad alzarsi più forte, la mia faccia a fronteggiare quella degli organizzatori e delle varie autorità per far valere le ragioni dei corridori. Sono io a guidare la protesta per le gallerie buie, presenti in fin troppi tracciati. E sono sempre io, in accordo con Saronni, a proporre un patto fra gentiluomini per far cessare la pratica delle spinte ai capitani da parte dei gregari, una consuetudine in voga fin dagli albori del ciclismo. Sono ancora io a protestare per la cattiva distribuzione dei premi. Sembra incredibile, ma un circuito a invito frutta più di un Giro d’Italia. In questo modo ci costringono a gareggiare quasi tutti i giorni per portare a casa la pagnotta, sfinendoci in massacranti viaggi in auto per correre da un evento all’altro. La nostra vita è una perenne rincorsa, in cui le gare ufficiali sono solo intermezzi tra i continui spostamenti. Se gli organizzatori insistono nel tenere tutti i guadagni per loro, perché non cominciano anche ad andare in bicicletta al posto nostro?

Dicono che in gruppo sono uno che ha autorità. Di certo non ho timori reverenziali per chicchessia e non mi sono mai preoccupato di espormi in prima persona. Come corro in bicicletta così interpreto il ruolo di «guerrigliero». Sempre in prima linea, sempre pronto a pagarne le conseguenze di tasca mia. Tutti dicono che se fossi stato più accomodante, se certe volte avessi scelto una linea più sfumata avrei potuto vincere molto di più. Ma a che serve guadagnare trofei quando rinunci a essere te stesso?

La mia, in bicicletta, è stata una vita in prima linea, a correre, combattere e scrutare l’orizzonte. Hanno scritto che sono stato l’ultimo grande pioniere di questo sport, l’ultimo ad aprire nuove strade poi riprese da tutti gli altri. Mi è sempre piaciuto percorrere sentieri nuovi, ma senza mai dimenticare da dove arrivo, perché chi non ricorda il luogo da cui è partito quasi certamente smarrirà se stesso, prima o poi.

Una volta sono entrato in un negozio di articoli sportivi deciso a risolvere finalmente il problema del freddo ai piedi durante le gare.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.