Ho sposato un idraulico by elisa lombardi

autore:elisa lombardi
La lingua: ita
Format: epub
editore: ilmiolibro.it
pubblicato: 2014-11-11T00:00:00+00:00

Mi sveglio di soprassalto con il suono della sveglia che mi martella la testa.

- Scusa amore, la spengo subito. Torna pure a dormire. -

- Ma è domenica - protesto rigirandomi nel letto.

- Mi sono dimenticato di spegnerla. - si scusa ancora Markus.

Guardo l'orologio. Sono solo le sei.

Osservo Markus cercare a tentoni nella semi ombra, l'interruttore della luce del bagno, spero non finisca nella vasca da bagno posta subito all'ingresso. All'idea mi scappa una risatina.

- Sei di buon'umore oggi? -

- In effetti si. - sbadiglio - Occhio a non cadere nella vasca - ridacchio.

- Quindi sono io e la mia goffaggine a metterti di buon umore -

- No, siete tu e l'architetto che ha progettato il tuo bagno. -

Markus scoppia a ridere.

Finalmente è riuscito ad accendere la luce.

- Lo sai, - si volta a guardarmi - da quando ci sei tu nella mia vita non faccio altro che ridere -

Cosa? Io lo farei sempre ridere? Per chi mi ha preso per un comico?

Vedendo la mia espressione si affretta verso il letto e mi prende una mano.

- Non fraintendermi Liz, intendevo dire che tu con la tua allegria e spontaneità mi hai cambiato la vita in meglio. - mi sorride - Prima ero sempre teso e un po' musone, ma molto va alla compagna che avevo prima; ma per fortuna sei arrivata tu a salvarmi dalla trappola quotidiana in cui ero finito prigioniero. -

Che bellissima dichiarazione. Mi metto a carponi sul letto e lo abbraccio. Non ho mai provato per nessuno quello che provo ora per lui, mi sembra quasi di aver trovato me stessa in formato maschile. Quando penso una cosa, lui la fa. Quando vorrei mangiare un piatto in particolare, lui me lo propone. E' come se ci leggessimo nei pensieri.

Sento un rumore in cortile. Mi scosto di scatto da lui per sentire meglio. Chi è che alle sei del mattino si mette ad armeggiare con la serratura del portone di casa? Ovvio, nessuno. Sarà sicuramente un ladro.

Con un balzo felino scendo dal letto.

- Che ti prende amore? - mi guarda perplesso Markus.

- Aiutami. - gli sibilo, mentre cerco di infilarmi velocemente i pantaloni che avevo su ieri sera.

- Di solito io te li tolgo i pantaloni, sicuramente non te li metto. - sghignazza.

- Ok, allora faccio da sola. - sbotto scendendo velocemente le scale.

- Ma dove stai andando? - mi urla Markus dal letto.

Ma io non lo ascolto più. Sono troppo concentrata sulla persona che sta cercando di scassinare la serratura. Guardo dalla finestra adiacente la porta per cercare di capire chi sia, ma non riesco a vedere nulla.

In una frazione di secondo corro in cucina e mi armo della prima pentola che trovo e ritorno velocemente accanto alla porta.

Il ladro è ancora qui fuori. Non si vuole arrendere. Ora proverò a parlargli in modo da farlo scappare.

Non faccio in tempo a mettere in atto il mio piano che il portone si spalanca.

- Liz, che fai con la padella in mano? - mi urla divertito Markus dall'alto delle scale.

Oh

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