Hotel Paraiso by Anna Paola Sanna

Hotel Paraiso by Anna Paola Sanna

autore:Anna Paola Sanna [Sanna, Anna Paola]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giovane Holden
pubblicato: 2020-11-14T23:00:00+00:00


Floreana : adesso arriva il bello.

Un giorno sbarcò sull’isola una certa baronessa austriaca, tale Eloise von Wagner der Bousquet, con due suoi amanti al seguito. Sia Margaret Wittmer che Dore Strauch affermarono, nei rispettivi libri su Floreana, che in realtà la sedicente baronessa fosse una sarta parigina, scappata dall’Europa per sfuggire ai molti creditori. In ogni caso non le facevano difetto né manie di grandezza né faccia tosta. La gentildonna infatti si autoproclamò nientemeno che Imperatrice delle Galapagos e, governando i propri sudditi a suon di frusta e di fucile, fece costruire un’altra specie di baracca in lamiera ondulata, che battezzò Hacienda Paraiso. Ma la sua ambizione era senza limiti. Affermando di voler costruire un rifugio per spiriti eletti stanchi della civiltà, l’Imperatrice ottenne, chissà come, di farsi finanziare da alcuni miliardari nord-americani la costruzione di un albergo di lusso, che chiamò Hotel Paraiso.

Per la cronaca, l’hotel fu edificato e inaugurato, ma rimase sempre vuoto (come quello di Shining, commento io).

Nel frattempo Sua Altezza Imperiale aveva un bel da fare: cominciò a girare un film sulla propria vita, vagava nuda per l’isola con una bandoliera a tracollo e la carabina al braccio, prendeva a fucilate i suoi amanti quando se ne stufava. Oppure quando si rifiutavano di sottostare alle sue voglie. E ovviamente litigava con il dottor Ritter e con i Wittmer. Vi fu un momento in cui superò se stessa: riuscì addirittura a ottenere la cessione di Floreana, seducendo un assistente del Governatore delle Galapagos. A quel punto però la situazione le sfuggì di mano. Da un giorno all’altro la baronessa Imperatrice scomparve nel nulla, insieme all’incauto assistente e a uno dei suoi amanti austriaci. Della donna e dell’assistente non si sono mai più ritrovate tracce. Il cadavere dell’amante austriaco invece fu ritrovato mesi dopo, sfigurato e mummificato, insieme a quello di un marinaio norvegese, su una spiaggia della vicina isola Genovesa. Era il 1934. Nello stesso anno il dottor Ritter morì, avvelenato da una scatola di carne di pollo avariata, fornitagli da Frau Wittmer (ma non era vegetariano! esclama Paul inorridito; e pure sdentato! aggiungiamo Fiona e io in coro). Fine della puntata.



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