I demoni della mente by Mattia Ferraresi

autore:Mattia Ferraresi [Ferraresi, Mattia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-07-19T12:00:00+00:00

VIII

Il mito dei Kennedy

Il più abile fra i propalatori di complotti in circolazione è Robert F. Kennedy Jr., figlio del procuratore generale Bobby Kennedy, ucciso nel 1968, e nipote del presidente John Fitzgerald Kennedy, assassinato nel 1963. Quello di RFK Jr. è un caso raro: è una macchina che produce cospirazioni, disinformazione e propaganda antiscientifica a ciclo continuo; allo stesso tempo è un membro della famiglia politica che più di ogni altra ha suscitato fantasie dietrologiche e deliranti speculazioni esoteriche. È contemporaneamente soggetto e oggetto della fantasia cospirazionista.

Perfino le febbricitanti visioni di QAnon, l’oscuro culto millenarista del trumpismo iniziato con profezie sibilline lasciate da un misterioso Q sulla piattaforma 4chan, hanno incrociato la saga della famiglia Kennedy.

Il 2 novembre 2021 centinaia di adepti di QAnon si sono radunati in Dealey Plaza, a Dallas, il luogo dell’assassinio di Kennedy, per vedere compiersi la profezia diffusa online da un sessantenne del Minnesota di nome Michael Protzman. Con il nickname Negative 48, Protzman aveva raccolto decine di migliaia di follower su Telegram e, mischiando la sghemba mitologia di QAnon con la numerologia ebraica, aveva preso a preconizzare un po’ di tutto. Le deliranti visioni che aveva prodotto facevano sembrare i messaggi originari di Q degli innocenti pensierini da biscotto della fortuna.

Che cosa aspettava la folla radunata a Dallas quel giorno? Il ritorno di John John Kennedy, il figlio di John Fitzgerald Kennedy, morto nel 1999 in un incidente aereo al largo di Martha’s Vineyard. Si sarebbe presentato in carne e ossa, avrebbe rivelato finalmente di essere sempre stato in vita e, incredibile colpo di scena, avrebbe presentato al pubblico anche i genitori, anche loro in realtà mai morti. Il 104enne JFK e la 92enne Jackie avrebbero salutato la folla come se nulla fosse. Incredibile a dirsi, ma non è questo l’aspetto più strano della vicenda. Il punto della profezia è che John John Kennedy avrebbe detto in quell’occasione di essere il grande consigliere occulto e regista elettorale di Donald Trump. Forse avrebbe addirittura annunciato la candidatura come suo vicepresidente.

Quando la giornata è finita senza che si fosse palesata nemmeno la traccia di un Kennedy, tutti sono tornati a casa con i complotti nel sacco. Presto l’autore della profezia ha iniziato a modificare i termini del ritorno dei Kennedy per tenere buoni gli accoliti più fedeli, che nel frattempo lo accompagnavano in giro per gli Stati Uniti al seguito degli eventi elettorali di Trump, pagando vitto, alloggio e spese varie. Alcuni avevano abbandonato le famiglie per seguirlo. Lui per non perderli rilanciava promesse sempre più esagerate e apocalittiche. Qualche mese dopo la delusione della profezia di Dallas, scriveva che era in contatto diretto con Trump. Dopo un anno diceva che in realtà Trump era JFK sotto mentite spoglie. Alcuni dei seguaci più ferventi sostenevano che lui stesso fosse JFK. Altri, che lo avevano abbandonato per seguire nuovi visionari, negavano risolutamente questa conclusione, ma riconoscevano comunque autorevolezza al vecchio decano.

Nel 2023 Protzman è morto durante una corsa di motocross in Minnesota. È stato un incidente, ma in questi casi non è mai un incidente.

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