I dieci indizi del giallo by Letizia Sebastiani

I dieci indizi del giallo by Letizia Sebastiani

autore:Letizia Sebastiani [Letizia Sebastiani]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2023-03-02T23:00:00+00:00


L’accusa

Erano liberi, l’uscita dal locale era sgombra e un sole caldo di fine inverno splendeva nel cielo libero da nuvole. Eppure nessuno volle andarsene. Avevano lasciato porta e finestre aperte per cambiare l’aria. Una squadra di carabinieri occupò la stanza col cadavere di Lupi per i rilievi e concludere le indagini ufficialmente. Arrivò anche il fotografo e il medico ma per il momento nessuno spostò il corpo. Vennero controllati i documenti e tutti si risedettero nei posti che erano ormai familiari. Persino Carlotta, che aveva premura di ricongiungersi con la sua compagnia, preferì rimanere ad ascoltare. Don Fabrizio si alzò e chiese il permesso di prendersi da bere. La dispensa era quasi vuota a quel punto. Gentili iniziò a parlare:

– Teniamo d’occhio Assunta Girolami da quattro mesi, ormai. Da quando sono giunte in caserma una serie di denunce che descrivevano sempre gli stessi fatti: oro e oggetti preziosi scomparsi dalle camere dell’ostello. Ho mandato degli agenti un paio di volte a fare alcune domande, senza cavarne un ragno dal buco, ma visto che le modalità d’azione del ladro sembravano sempre le stesse, ho deciso di fingermi un ospite e alloggiare qui per un po’, nell’attesa di capire cosa accadesse e come sparisse l’oro. Ero qui da tre giorni quando la nevicata ci ha bloccato tutti. Pensavo di aver perso la mia occasione, non credevo che la Girolami fosse così stupida da tentare di rubare qualcosa nonostante le vie di fuga fossero interdette. Invece non ha resistito. Ho sventolato i gemelli d’oro per tutto il tempo, davanti i suoi occhi, nella speranza che ne fosse attratta e alla fine ha funzionato. Me li ha presi!

– Ma come? Come ha fatto a rubarveli? Le porte chiuse… le finestre… – Carlotta non riusciva a credere alla colpevolezza della sua nuova amica, era sconvolta e gesticolava nervosamente, in cerca di spiegazioni alternative. Gentili sollevò la sinistra e indicò il pappagallo con il palmo: – Gideon. Ci fu un silenzioso scambio di sguardi. Anche il resto della squadra di carabinieri si sedette in attesa. Assunta era tra loro, in piedi e ammanettata. In silenzio.

– Gideon è un perfetto esemplare di pappagallo addomesticato a puntino. É fedele, bellissimo, conosce a menadito la struttura dell’albergo e reagisce a un semplice comando. – Li guardò.

– Tre fischi? – Il prete ci era arrivato e Gentili puntò il dito contro di lui, trionfante.

– Tombola! O un fischio di tre note. Non avrei mai potuto capire come facesse la signora Assunta a rubare se non fossi stato presente e non fossi diventato vittima a mia volta. Per questo attesi, e la testimonianza di don Fabrizio fu illuminante. Ho capito che i fischi provenivano dalla sua camera perché soltanto don Fabrizio li ha uditi, per due notti di fila, e la sua è la stanza più vicina a quella della padrona di casa. Assunta lascia aperta la gabbietta di Gideon tutte le notti, poi va a dormire. Avrete notato come si avvicina a Gideon a dargli la buonanotte tutte le sere.



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