I social network by Giuseppe Riva

autore:Giuseppe , Riva [Riva, Giuseppe]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Psicologia, Universale Paperbacks il Mulino
ISBN: 9788815326669
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2016-10-14T22:00:00+00:00

3. La scienza delle reti

Quanto abbiamo visto finora sottolinea la tendenza degli esseri umani all’aggregazione all’interno di gruppi e comunità, che in alcuni casi possono essere virtuali, cioè non basate sulla condivisione di un luogo fisico. Anche se ciascuno di noi è molto diverso dagli altri, la presenza di questi legami influenza il comportamento dei singoli. Per questo, è più facile comprendere le persone analizzandole non solo individualmente, ma anche come membri delle aggregazioni di cui fanno parte.

Negli ultimi trent’anni si è sviluppata una vera e propria disciplina – la scienza delle reti, chiamata anche fisica sociale – il cui obiettivo è appunto comprendere le proprietà delle aggregazioni sociali e le modalità con cui queste si trasformano [Barabasi 2004; 2011; Buchanan 2003; 2008; Christakis e Fowler 2009]. A caratterizzare tale approccio è lo sviluppo di strumenti concettuali come quelli di «rete» e di «connessione», che permettono di descrivere la complessa struttura delle relazioni sociali attraverso rappresentazioni di tipo matematico/grafico.

Ma che cos’è una rete? La parola «rete» indica una serie di entità, eventi o oggetti interconnessi tra loro. Con il termine «connessione» si intende invece un qualsiasi tipo di legame che collega tali oggetti. Si parla di «rete sociale» quando la connessione riguarda un gruppo di persone (nodi). In questo caso la connessione è data dalla presenza di un qualche tipo di relazione sociale: dalla relazione di coppia a quella familiare, ai rapporti di lavoro o di amicizia [Bruggeman 2008; Christakis e Fowler 2009].

Nonostante la scienza delle reti sia relativamente giovane, il suo contributo è stato fondamentale per identificare alcune importanti proprietà delle reti sociali che approfondiremo nei paragrafi successivi: il «piccolo mondo» (small world), il capitale sociale e l’importanza dei legami deboli.

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