Il lato oscuro del potere by Manuele Migoni

Il lato oscuro del potere by Manuele Migoni

autore:Manuele Migoni [Migoni, Manuele]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Manuele Migoni
pubblicato: 2021-02-14T23:00:00+00:00


Reazione e Rivoluzione

Differenze

02/12/2020

In fondo al suo cittadino economico, può andar bene anche così. E’ indubbio che chi ha elogiato gli Stati Uniti come baluardo della libertà d’opinione, della reazione ideale, lo abbia fatto con tutti i buoni propositi del caso, per quanto si sarebbe dovuto attendere e per certi versi si dovrà ancora attendere una più efficace, concreta e decisiva prova dei fatti.

Fatti che finora ci dicono, e in relazione soprattutto alle sue ultime elezioni presidenziali, che tanta di quella censura proprio da lì provenga (o che un terzomondismo italiano, in tal senso, si sia riproposto fin negli U.S.A.) e che quando trattasi soprattutto di aspetti ideologici, pur restando nell'ambito delle probabilità, per evitare continui inasprimenti da piazza, finché la nuova eventuale presidenza a trazione sionista/gesuita consentirà entro i propri confini un apparato economico plausibile, non è detto che da parte del cittadino americano si passi alle armi (quelle liberamente a disposizione) come qualcuno invece avrebbe auspicato e auspicherebbe, un fatto per cui risulterà che confronto all'Europa o Italia, l’unica differenza sarà solo quella di attrarre per sé dei capitali, delle speculazioni di approvvigionamento per le proprie imprese, industrie e istituzioni.

Un cambio strategico/ideologico degli U.S.A., a oggi sembrerebbe sia parso più un tentativo di redenzione delle proprie passate malefatte, D. J. Trump come un uomo della provvidenza statunitense (sebbene tutto ciò sia sempre da meglio intendersi su correnti e circostanze) e qui semmai a entrarne in gioco sono vedute rivoluzionarie di tipo comunitario, al cospetto di elementi societari/reazionari, vedute che non cesseranno comunque di sussistere.

Proprio perché dal nostro punto di vista è chiaro anzitutto un concetto: della Francia si è sempre rimarcato il fatto di come in termini di intensità reazionaria sia stata, e lo sia tuttora, ben altra cosa dall'Italia, e ciò dovuto più che altro al suo memoriale retaggio (diciamo pure in termini di DNA, di inconscio collettivo?) che l’ha vista assassinare un Re, ma dell’Italia quindi, in termini di onnicomprensiva liberazione, a cosa invece ci si potrebbe riferire? Ai partigiani forse, l’altra faccia strumentale dell’antagonismo plurisecolare che si è infiltrato nel territorio nostrano creando complotti e divisioni?

Ci è semmai rimasta, al cospetto, la cosiddetta Marcia su Roma, figlia di un passato meno ingerente, e chi prospetta a cent'anni dalla sua avvenuta una sua riproposizione (2022) non può che averlo auspicato, ci si augurerebbe, per ciò che appunto riguarda vedute rivoluzionarie di tipo comunitario, perché diversamente una Marcia su Roma o simili, non credo che di per se stessa possa andare troppo lontano, ovvero nella sua concretizzazione, possa giungere ma soprattutto restare, come conseguente potere ufficiale in Italia e non solo.



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