Il lungo nastro rosso by Loung Ung

Il lungo nastro rosso by Loung Ung

autore:Loung Ung [Ung, Loung]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, General
ISBN: 9788858502297
Google: k6MBBR4GE-YC
editore: Edizioni Piemme
pubblicato: 2010-11-29T23:00:00+00:00


Prima che inizino le piogge, negli stagni c’è poca acqua e molto fango. Ormai siamo a maggio e gli dei della pioggia non hanno ancora trasformato le grandi nuvole bianche in violenti acquazzoni. Il sole continua a splendere implacabile prosciugando gli stagni. Per procurare l’acqua per la famiglia, Chou è dunque costretta ad allontanarsi molto dal villaggio: la distanza è tale che richiede un’ora di viaggio! Quando arriva allo stagno, scende dal carro, slega le mucche e le spinge verso il punto in cui l’acqua è fangosa. Poi, non appena le mucche si sono tolte la sete, sistema nuovamente il giogo sul loro collo robusto, prende il secchio e si dirige verso la riva erbosa dove l’acqua è limpida e i suoi movimenti non rischiano di intorbidirla. Persino nei pochi metri che separano lo stagno dalla strada, Chou sta molto attenta a posare i piedi solo sui sentieri molto battuti, evitando di passare tra gli arbusti. Infatti, anche se il paesaggio è bellissimo, sa che sotto i fiori selvatici, l’erba verde e il terriccio ci sono mine, granate, bombe e altri residuati bellici pronti a esplodere.

Ovunque guardi, Chou vede fantasmi aggirarsi nei pressi dei villaggi, così tanti da averne perso il conto. Durante la notte, talvolta ha la sensazione di udirli piangere nella foresta e invocare l’aiuto dei vivi. Quando i lamenti si fanno sentire con eccessiva insistenza, non le resta che chiudere gli occhi e bandirli dalla propria mente. È infatti consapevole di non poter pensare troppo alla morte: farlo la porterebbe a interrogarsi sul modo in cui sono morti Pa, Ma e Geak. Anche perché sa soltanto che sono arrivati i soldati e li hanno portati via. Quando il ricordo della loro morte la tormenta in modo insopportabile, finisce infatti per diventare come gli altri fantasmi che vagano per il mondo senza sapere se sono vivi o morti. Ricorda che Khouy le ha detto che i soldati di Lon Nol decapitavano Vietcong e Khmer Rossi perché non potessero rinascere e invadere nuovamente la Cambogia. Non a caso, i soldati di Lon Nol affermavano che, a detta di Vietcong e Khmer Rossi, se la testa non viene sepolta insieme al corpo l’anima è condannata a vagare sulla terra per l’eternità.

Oggi però ha troppo da fare per pensare ai fantasmi. Rapidamente riempie i secchi d’acqua e li versa nei grandi recipienti sistemati sul carro. A ogni secchiata, le sue braccia avvertono maggiormente la stanchezza e la schiena le si irrigidisce. Nell’acqua tiepida, l’erba struscia contro i piedi, lasciando la pelle pulita, liscia e morbida, ma vulnerabile ai tagli e ai graffi dei ciottoli e del pietrisco che ricopre la strada. Chou però non se ne cura e continua a lavorare senza fermarsi neppure un attimo per riposare. Quando i due grandi contenitori sono pieni, dal bordo dello stagno strappa una manciata di grandi foglie di loto, le sciacqua per liberarle di polvere e pietrisco e le sistema sul contenitore, coprendone l’imboccatura. Eviterà così che, rientrando al villaggio, i sobbalzi dovuti all’irregolarità del terreno facciano traboccare l’acqua.



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