Il martire fascista by Adriano Sofri

Il martire fascista by Adriano Sofri

autore:Adriano Sofri [Sofri, Adriano]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Sellerio Editore Palermo
pubblicato: 2019-11-03T21:00:00+00:00


I ragazzi hanno portato molta uva

C’è una intera parte di questa storia che non conosco. Appartiene alla famiglia, alle famiglie Sottosanti, alle loro memorie, ai loro cimeli. Può fare luce su aspetti interamente sfuggiti alla mia ricerca, o fare una luce diversa su quelli che ho descritto. Un esempio sta in due corrispondenze di Francesco Sottosanti ai genitori, una è parte di una lettera, l’altra il testo di una cartolina postale, le ultime di un carteggio che andava da Verpogliano a Piazza Armerina. Le pubblicò, a ridosso dell’omicidio, la rivista La scuola fascista. Le cito naturalmente senza aver potuto vedere gli originali. La prima è del 26 settembre:

Verpogliano 26.9.930

Adoratissimi babbo e mamma,

la presente per darvi le nostre nuove che sono ottime. Ieri ricevetti il telegramma con la più bella delle notizie che attendevo. Sono felicissimo, ora non resta che attendere la visita medica che spero vada benissimo e che poi Ugo sappia conservarsi il posto e si faccia onore; anche per Lina sono contento, ma il risultato di Ugo è molto più bello. Volevo rispondere ieri telegraficamente per congratularmi, ma giunto in telegrafo mi pentii per non farvi spaventare con un telegramma. Da voi non ricevo posta dopo la cartolina del 19, perché? Spero di ricevere qualcosa domani. Ieri feci vedere a tutti il telegramma a Vipacco. Ditemi se è stato ammesso il figlio dell’Ispettore Morale [un Gaetano Morale era Primo Ispettore Scolastico a Piazza, nota mia]. Qui la solita vita, oggi piove a dirotto, se cesserà andrò a Vipacco ad impostare la presente. I ragazzi hanno portato molta uva, oltre a quella che abbiamo mangiata ne avremo una trentina di chili a casa. Finisco per lasciare a Fofò [così era chiamata in famiglia la moglie Alfonsina] un po’ di spazio. Baciatemi tanto Ugo e porgetegli le mie sentite congratulazioni. Anche Lina baciatemela tanto per premiarla del risultato ottenuto. A voi con Maruzza infiniti baci. Vostro figlio Ciccio.

La seconda è parte di una lettera, l’ultima, che Francesco Sottosanti scrisse, dice la rivista, «cinque giorni prima di morire»:

... A te, mamma, devo chieder perdono di aver dimenticato la data del 21 settembre; il tuo compleanno cade quando io sono stanco del viaggio e pieno di pensieri; quest’anno avevo anche quello di Ugo; del resto a che valgono le cartoline e le parole? Non sai forse che io mi auguro in ogni istante della mia vita che tu e il babbo possiate chiudermi gli occhi come me li apriste la prima volta che vidi il sole e il mondo? Ciò ti basti e basti a tutti voi che io vivo per i miei, e i miei cominciano da mio padre e finiscono con Fulvio che è il più giovane e siete tutti allo stesso posto nel mio cuore.



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