Il mediatore by Davide Pietroni & Rino Rumiati

Il mediatore by Davide Pietroni & Rino Rumiati

autore:Davide, Pietroni & Rino, Rumiati [Davide, Pietroni & Rino, Rumiati]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Politica, Psicologia, Farsi un'idea
ISBN: 9788815309587
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2012-10-14T22:00:00+00:00


4.

La mente distorsiva: il mediatore correttivo

Vivide eccezioni

Un aspetto che può avere un impatto particolare sulle decisioni che si prenderanno nel corso della mediazione è la tendenza distorcente degli individui a valutare come più probabili gli eventi che vengono in mente più facilmente o più frequentemente.

Questo fenomeno è stato documentato sperimentalmente da Amos Tversky e Daniel Kahneman nel 1974. In uno dei loro lavori empirici i partecipanti vennero divisi in due gruppi a cui erano date due diverse liste di nomi di persone famose di entrambi i sessi per poi successivamente chiedere loro di dire se le liste contenevano più nomi di uomini o di donne. A un gruppo venivano presentate liste che contenevano nomi di donne famose e di uomini comuni. Al secondo gruppo venivano presentate liste che includevano nomi di uomini famosi e di donne comuni. I partecipanti ritenevano che fossero più frequenti nelle liste i nomi del sesso corrispondente alle personalità più famose. Questo giudizio distorto era originato dal fatto che i partecipanti ritenevano erroneamente che la facilità con cui i nomi venivano recuperati alla memoria dipendesse dalla loro frequenza oggettiva nelle liste lette. In realtà i nomi delle persone più famose venivano prontamente in mente proprio perché si trattava di personalità note e perciò caratterizzate da salienza e impatto emotivo maggiori.

Questo effetto può essere anche il frutto della facilità con cui gli individui riescono a costruirsi o a simulare mentalmente situazioni in cui un particolare evento può verificarsi. Gli individui, cioè, valutano un evento tanto più probabile quanto più agevolmente riescono a costruire situazioni simulate in cui quell’evento può verosimilmente verificarsi. Come ha osservato nel 1998 lo studioso di strategie militari Yaacov Vertzberger questa modalità di ragionamento si verifica spesso nelle situazioni di crisi internazionale. Un esempio può essere il caso delle valutazioni degli effetti dell’intervento in Bosnia da parte degli americani: le valutazioni strategiche degli esiti venivano costruite facendo ricorso a simulazioni mentali basate implicitamente sull’analogia con l’intervento nel Vietnam del Nord.

Dunque, sebbene gli eventi frequenti siano generalmente più facili da ricordare, non sempre gli eventi che sono più prontamente ricordati sono obiettivamente i più frequenti e quindi i più probabili. Eventi rari o comunque poco frequenti potrebbero essere più facilmente ricordati se emotivamente carichi specialmente quando hanno una valenza negativa (appare erroneamente più probabile morire a seguito dell’aggressione di uno squalo piuttosto che per una noce di cocco che ci cade in testa).

La disponibilità mentale delle informazioni nel condurre trattative, anche davanti a un mediatore, è certamente utile per consentire alle parti di valutare le diverse proposte alternative, nonché le priorità e i costi associati a ognuna di esse per poter raggiungere un accordo. Tuttavia, come abbiamo visto, le informazioni che costituiscono il patrimonio di esperienza di una persona non sono tutte ugualmente disponibili alla memoria. Alcune, infatti, sono maggiormente disponibili di altre ed è pertanto probabile che l’attenzione delle parti si orienti proprio su quelle. Questo fatto potrebbe indurre le parti a tralasciare aspetti importanti delle questioni poste sul tavolo, oppure a sovrastimare il



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