Il mondo di Fessenden by Vari (Gianni Pilo)

autore:Vari (Gianni Pilo) [Vari (Gianni Pilo)]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: racconti, horror, copertina
pubblicato: 1989-12-31T23:00:00+00:00

(The Werewolf of the Sahara)

Stephen Grendon

IL PASSEGGERO IMPREVISTO

Mr. Arodias aveva dedicato molto tempo al piano per uccidere il suo eccentrico zio, e ne era molto orgoglioso. Ma, bisogna riconoscerlo, Mr. Arodias era un uomo molto intelligente: aveva vissuto tanti anni proprio grazie alla sua ingegnosità ma, prima d'allora, non aveva mai avuto la necessità di uccidere suo zio Thaddeus. Solo ora che Mr. Arodias si stava avvicinando alla mezza età, e le sue dita non erano più così agili come erano state in passato, era arrivato il momento giusto. Cominciò col pensare che non doveva privarsi più a lungo della sua eredità, e finì coll'ideare quel crimine perfetto col quale sfidò Scotland Yard.

Come tutti i piani del genere, anche questo era incredibilmente semplice, e Mr. Arodias si era compiaciuto in più di un sorrisetto di autocongratulazione mentre assisteva agli incerti tentativi che l'Ufficio Investigativo della Polizia Criminale faceva per venirne a capo.

Lo zio Thaddeus, che era un solitario, viveva alla periferia di Sudbury, un paese sulla linea Londra-Aberdeen. Ad una certa distanza dalla sua casa a tre piani, c'era un altro abitante che viveva piuttosto appartato e che possedeva un'auto molto veloce che teneva quasi abbandonata in un capannone senza alcuna serratura poco lontano da casa sua.

A circa trenta chilometri da Subdury, dove si fermava il treno serale per Aberdeen, si trovava il villaggio di East Chelmly, che era la fermata successiva proprio nella curva di uscita da Sudbury, e perciò era più lontano con la ferrovia che con la strada principale.

Sarebbe stato semplice prendere il treno per Aberdeen in partenza da Londra sul locale della sera, scivolare fuori dal compartimento a Sudbury, «prendersi cura» di zio Thaddeus, poi impadronirsi dell'auto del suo vicino ed arrivare a East Chelmly in tempo per riprendere posto sullo stesso treno. Non si poteva pensare niente di meglio. Un alibi perfetto! E come si sarebbe preso gioco di quei ragazzoni di Scotland Yard!

Inoltre, aveva funzionato d'incanto. Era vero che il vecchio l'aveva riconosciuto e aveva mormorato qualcosa del tipo che lui sarebbe stato perseguitato, prima che la luce gli si spegnesse del tutto in quegli occhi astuti e che la testa gli si piegasse per sempre: ma si era trattato solo di pochi attimi.

L'intera scena era stata ripetuta mentalmente da Mr. Arodias così frequentemente che sapeva esattamente cosa fare, e si congratulava con se stesso al pensiero che avrebbe potuto farlo anche ad occhi bendati.

Il vecchio che abitava vicino a suo zio aveva lasciato la sua auto provvista di carburante, quasi fosse stato un suo complice, e con quella Mr. Arodias raggiunse East Chelmly nel cuore della notte, senza aver incontrato anima viva per tutto il percorso, e senza mai vedere nessuno nei villaggi attraverso i quali era passato. Arrivò a East Chelmly in perfetto orario e, come un'ombra, scivolò nella stazione e poi dritto nel suo vagone senza che nessuno lo vedesse.

Cioè, nessuno tranne un passeggero imprevisto.

Infatti, arrivato a questo punto nell'organizzazione del suo crimine perfetto, Mr. Arodias si trovò ad affrontare un fattore che non aveva assolutamente previsto.

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