Il morso del serpente by Elizabeth George & M. C. Pietri

Il morso del serpente by Elizabeth George & M. C. Pietri

autore:Elizabeth George & M. C. Pietri [George, Elizabeth & Pietri, M. C.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788830418165
editore: Longanesi
pubblicato: 2012-04-13T21:27:35+00:00


17

L'ispettore Hanken aveva in programma di ritagliarsi un'ora della domenica per lavorare alla nuova altalena di Bella, ma dovette rinunciarci neanche venti minuti dopo il ritorno dall'aeroporto di Manchester. Era mezzogiorno, e aveva passato la mattinata a rintracciare la massaggiatrice dell'Airport Hilton che si era occupata di Will Upman la notte del martedì precedente. Quando Hanken le aveva parlato al telefono dall'ingresso dell'albergo, gli era parsa sensuale, sexy e seducente. Ma si era rivelata una valchiria di oltre ottanta chili in camice bianco, con le mani di un giocatore di rugby e fianchi larghi quanto il paraurti anteriore di un camion.

La donna aveva confermato l'alibi di Upman per la notte dell'omicidio: era stata proprio lei, la signorina Freda - così si chiamava - a occuparsi di lui; e, dopo che aveva finito di distendergli i muscoli irrigiditi, lui le aveva lasciato la solita mancia generosa. «Dà mance come un americano», aveva affermato la donna in tono amichevole. «Fin dalla prima volta. Per questo mi fa sempre piacere vederlo.» Era un cliente abituale, veniva almeno due volte al mese. «Nel suo lavoro si crea un sacco di tensione», aveva spiegato. L'appuntamento di Upman era per un'ora soltanto e lei era salita nella sua stanza alle sette e mezzo.

Questo gli lasciava tutto il tempo, dopo la seduta, di tornare in fretta a Calder Moor, eliminare la Maiden e il suo compagno entro le dieci e mezzo e tornare quindi di corsa all'Airport Hilton per riprendere il suo posto in camera e consolidare l'alibi. Tutto ciò manteneva in gioco l'avvocato.

E una telefonata di Lynley mise definitivamente Upman in prima fila tra gli indiziati, almeno per Hanken.

Ricevette la chiamata sul cellulare, a casa, mentre si trovava in garage a sistemare i pezzi dell'altalena di Bella nonché a contare tutte le viti e i bulloni forniti nella confezione. Lynley gli riferì che i suoi uomini avevano rintracciato la nuova compagna di appartamento di Nicola Maiden, e che lui stesso l'aveva interrogata. La ragazza aveva affermato che non c'era nessun amante a Londra (affermazione della cui veridicità l'ispettore dubitava), suggerendo poi alla polizia di parlare di nuovo con Upman, se volevano scoprire perché Nicola aveva deciso di passare l'estate nel Derbyshire. Hanken disse: «Abbiamo soltanto la parola di Upman sul fatto che la ragazza avesse un amante a Londra, Thomas».

«Ma non ha senso che abbia abbandonato la facoltà di legge per poi passare l'estate a lavorare da lui, a meno che tra loro non ci fosse qualcosa....» ribatté Lynley. «Ritornerebbe da Upman per ottenere qualche altra informazione, Peter?»

Hanken si disse fin troppo lieto, anzi lietissimo, di dare una strapazzata a quel viscido stronzo, ma aveva bisogno di qualche elemento più solido per giustificare un nuovo interrogatorio all'avvocato. Finora Upman non aveva richiesto la presenza del proprio legale a quei colloqui, ma l'avrebbe fatto di sicuro se avesse avuto la sensazione che l'indagine puntava verso di lui.

«Nicola ha avuto visite, poco prima di traslocare da Islington a Fulham. Questo sarebbe accaduto il 9 maggio», spiegò Lynley. «Si trattava di un uomo.



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