Il paradosso del tempo by Philip Zimbardo John Boyd & John Boyd

Il paradosso del tempo by Philip Zimbardo John Boyd & John Boyd

autore:Philip Zimbardo, John Boyd & John Boyd [Zimbardo, Philip & Boyd, John]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2021-02-26T12:00:00+00:00


Il futuro dell’orientamento al futuro trascendente

Dal momento che il futuro è il nostro spazio motivazionale primario, distruggere ciò che una persona si aspetta nel futuro può minare alla base la sua motivazione. Se un ragazzo che sognava di diventare un giocatore professionista di basket perde una gamba in un incidente automobilistico, la sua aspirazione all’eccellenza nel basket viene meno.

La distruzione delle possibilità future sembra fiaccare la motivazione delle nazioni non meno che degli individui. Per esempio, nella Seconda guerra mondiale la Germania e il Giappone avevano ben precise ambizioni di supremazia mondiale e scopi tutti incentrati sul futuro mondano. Il Giappone era essenzialmente buddhista e perciò aveva presumibilmente un orientamento al futuro trascendente inferiore alla media. In Germania l’ideologia nazista si contrapponeva esplicitamente alla religione. Germania e Giappone avevano importanti scopi incentrati sul futuro mondano, ma ben pochi scopi incentrati sul futuro trascendente. Quando le loro aspettative di successo furono annientate, Germania e Giappone non ebbero più motivo per continuare a combattere e accettarono di arrendersi. Si potrebbe dire che gli Alleati vinsero la Seconda guerra mondiale non già sconfiggendo le nazioni nemiche, ma distruggendo i loro piani per il futuro.

Diverso è il caso dell’attuale guerra al terrorismo. Abbiamo di fronte un nemico le cui visioni di un futuro mondano sono sepolte sotto le macerie fumanti della Palestina, dell’Afghanistan e dell’Iraq. Le speranze residue di questo nemico sono tutte rivolte al futuro trascendente. Come abbiamo visto, non c’è modo di mettere in difficoltà, confutare o distruggere la fede in un futuro trascendente. Se si cerca di combattere un nemico con scopi fortemente radicati nel futuro trascendente, distruggendo i suoi scopi nel futuro mondano, tutto ciò che il nemico potrà fare è cercare di raggiungere i suoi scopi nel futuro trascendente. Vinceremo la guerra contro il terrore non già distruggendo il futuro del nemico, ma rendendolo migliore. Se gli scopi nel futuro mondano devono competere con gli scopi nel futuro trascendente, il potere motivazionale del futuro mondano va rafforzato. Solo costruendo un futuro mondano di speranza, ottimismo, rispetto, salute e prosperità, sarà possibile controbilanciare il potere motivazionale del futuro trascendente. Senza scopi nel futuro mondano i musulmani hanno ben poco interesse per questa vita e, comprensibilmente, guardano al futuro trascendente per realizzare i propri sogni. Rafforzare il potere motivazionale del futuro mondano impedirà al futuro trascendente di essere l’unica oasi in un mondo altrimenti sterile e inaridito.

Mentre l’Occidente pensa a mettere in campo nuove strategie per rovesciare l’andamento della guerra la prossima settimana, il prossimo mese o il prossimo anno, il nemico fa programmi a lungo termine. Il generale in pensione ed ex candidato presidenziale americano Wesley Clarke ha dichiarato: «Credo che al-Qaeda e le organizzazioni che a essa fanno capo guardino molto lontano nel tempo: non hanno una prospettiva di quattro anni, ma di quaranta, di cento anni». L’Occidente pensa alle truppe che schiererà l’anno prossimo. Al-Qaeda pensa al prossimo secolo.

I tempi sono cambiati, ma le nostre strategie politiche e militari sono rimaste le stesse. La guerra al terrore è



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