Il peso del coraggio by Michele Navarra

autore:Michele Navarra [Navarra, Michele]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General, Legal, Thrillers, Crime, Suspense
ISBN: 9791259674340
Google: R620EAAAQBAJ
Amazon: B0BWZ4FCB6
editore: Fazi
pubblicato: 2023-03-19T23:00:00+00:00

24

Lo zio Alfonso

Patrizia è seduta davanti a me e mi fissa in silenzio, in attesa che io dica qualcosa d’intelligente. Quello che le ho appena spiegato, frutto delle mie elucubrazioni mattutine, le deve essere sembrato poco sensato.

Abbiamo appena ricevuto entrambi un messaggio di posta elettronica certificata con cui la cancelleria ci informa che il processo a carico di Giancarlo Loria inizierà il quattro di marzo, esattamente tra due mesi e mezzo. A celebrarlo sarà la Prima Sezione della Corte di assise di Roma, presieduta dal dottor Gianluca Alesandrini, con una S sola, il giudice più brutto e spietato del mondo, uno che, se solo potesse, condannerebbe pure sua madre per averlo messo al mondo.

Accanto a lui, in qualità di giudice a latere, ci sarà, per nostra fortuna, Caterina Lanna, il magistrato ideale per controbilanciare la malvagità di Alesandrini. Tanto il secondo è lo spauracchio di ogni avvocato, quanto la prima la loro speranza. La dottoressa Lanna in genere affronta i processi senza pregiudizi e peraltro non teme affatto il suo presidente, che aspira prima o poi a sostituire, non ne è succube e non ha paura di dirgli in faccia quello che pensa, arrivando talvolta a contrastarne apertamente le opinioni.

Tutt’intorno a loro siederanno sei giudici laici, i cosiddetti “popolari”, estratti a sorte tra gli iscritti in un apposito albo istituito presso il comune di residenza, di età compresa tra i trenta e i sessantacinque anni e in possesso del diploma di licenza media. Da noi non funziona come negli Stati Uniti, dove accusa e difesa possono in qualche modo influire sulla composizione della giuria, facendo domande ai potenziali giurati, escludendone alcuni e pretendendone altri, a seconda di quale ritengono sia il loro orientamento in relazione alla causa da trattare. Da noi il sistema è molto più prosaico, affidato al caso, diciamo pure al culo, secondo il principio che a Roma viene sintetizzato con il detto a chi tocca nun se ’ngrugna. Ci devi stare insomma, inutile prendertela, magari la prossima volta andrà meglio.

La legge prevede che i giudici popolari decidano, congiuntamente ai due togati, sia sulle questioni di fatto sia su quelle di diritto, partecipando alla formazione della sentenza con parità di voto. Tutto questo almeno in linea teorica, perché spesso sono il presidente della Corte e il giudice a latere a fare il bello e il cattivo tempo, riuscendo a influenzare e a portare dalla loro parte anche i giudici popolari. Da questo punto di vista, Alesandrini rappresenta un grandissimo pericolo, paragonabile soltanto alla vittoria della Lazio nel derby.

«E così hai deciso», mi dice Patrizia con riferimento alla mia intenzione di riposizionare la chiavetta nel cassetto da dove Loria l’ha sottratta. «Non hai paura che qualcuno possa ricordarsi che dentro quella scrivania non c’era nessuna chiavetta? E se la polizia avesse scattato delle foto che non sono finite nel fascicolo? Come puoi escludere un’e­ventualità del genere?».

«Certo che ho paura», comincio a rispondere pensieroso. «Sono terrorizzato e lo sai, visto che mi conosci da quasi vent’anni... Speriamo che queste ipotetiche foto non ci siano, anche se ovviamente non posso esserne sicuro.

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