Il richiamo del ghiaccio by Debbie Moderow

Il richiamo del ghiaccio by Debbie Moderow

autore:Debbie Moderow [Moderow, Debbie]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858516577
editore: Piemme
pubblicato: 2018-01-20T16:00:00+00:00


Debbie e Sydney. (© Charles Mason)

«Lil’ Su! So che hai fame, ma non mangiare quella!»

Sto parlando con la mia capo muta, ma in realtà cerco di attirare l’attenzione di Mark.

«Lo so, lo so. Devo smetterla di parlare» dice lui, brusco, restituendo la mia occhiataccia.

Mi spiace di averlo fatto arrabbiare. L’ultima cosa della quale un conduttore che non dorme da troppo tempo ha bisogno è un assistente che lo critica, ma non posso ignorare i nostri husky.

Mark tira fuori il suo elenco e comincia a concentrarsi. Lancio un’ultima occhiata a Kanga e a Lil’ Su, a Spot, Sydney e agli altri e poi mi allontano. Se solo potessi spiegare loro cosa sta succedendo, che questo è l’anno di Mark e che andranno insieme a Nome. Questa volta devono arrivarci. Poi, la prossima stagione, finiremo il viaggio che abbiamo cominciato.

Mi dirigo verso il nostro pick-up, apro la portiera e salgo. Giro la chiave e il motore diesel si accende con una specie di fischio. Poi singhiozza e comincia a brontolare. Nel frattempo pensieri dissonanti mi si affollano nella mente. Non sono adatta a questo incarico di assistente più di quanto questo pick-up sia adatto al freddo polare. Accendo il riscaldamento e aria gelida entra nell’abitacolo. Sul display che indica la temperatura c’è scritto – 40 °C e poi la lettera E. Mark dice che la E sta per errore. Evidentemente la temperatura dell’aria non è misurabile. Sto pensando che non lo sono nemmeno le sofferenze invernali.

Alla fine Mark porta a termine la Copper Basin, ma con grandi difficoltà. Si ferma per dieci minuti a Tolsona, a 32 chilometri dalla linea del traguardo, per sistemare una torcia frontale che non funziona. Quando torna dai cani e chiede loro di proseguire, non ne vogliono sapere. Kanga si siede stizzita, e gli altri si ribellano. Alla fine Mark si mette a camminare davanti alla muta. In seguito racconta che gli ci è voluta un’ora prima che i cani accettassero di riprendere a correre. Mio marito ha le allucinazioni e crede di vedere cartelli con scritto VENDESI lungo l’ultimo tratto della pista.

Alcune settimane dopo la Copper, Mark partecipa alla Tustumena 200, sperando di riguadagnare il rispetto della muta. Questa volta decido di restare a casa, lasciando la corsa al conduttore e ai suoi cani. Per i primi 240 chilometri va tutto bene ed è evidente che Mark e la muta sono affiatati e stanno procedendo con un buon ritmo. Sono esultante. Sto guidando verso sud con la speranza di essere lì al loro arrivo quando il mio cellulare squilla.

«Debbie, mi sono appena ritirato. Siamo tornati a Rockies. Non vogliono correre controvento.»

Mi sono appena ritirato.

Sto pensando che la muta si sia rifiutata di lasciare il checkpoint, ma Mark mi spiega meglio.

«Abbiamo lasciato Rockies senza problemi, ma laggiù c’era una bufera di vento. Kanga continuava a uscire dalla pista e a saltare nei cumuli di neve. Non ne voleva sapere di proseguire. Ho provato a metterli in testa alla muta uno dopo l’altro, ma non c’è stato niente da fare, così sono tornato al checkpoint.



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